Da due giorni è stata aperta la domanda delle Gps. L’interfaccia attraverso cui compilare l’istanza sembra intuitiva sebbene, come ad ogni aggiornamento che si rispetti, siano già stati segnalati i primi ‘bug’. Il consiglio rivolto agli aspiranti resta infatti quello di non accalcarsi i primi giorni nell’inoltro della domanda per permettere che vengano apportati gli eventuali correttivi. Un dubbio diffuso tra coloro che si stanno già accingendo alla compilazione riguarda la voce che richiede l’iscrizione nelle liste di collocamento obbligatorio. Chi la deve barrare? A chi è rivolta? Facciamo chiarezza.
Gps: chi riguardano le liste di collocamento obbligatorio
L’iscrizione nelle liste di collocamento obbligatorio riguarda chi ha indicato la riserva N. Si tratta dell’inserimento dell’invalidità civile, che dà diritto alla riserva di posti (legge n. 68 del 1999). Nella domanda delle Gps gli aspiranti dovranno dunque dichiarare, per far valere la riserva in oggetto:
- di essere iscritti nelle liste di collocamento obbligatorio (e quindi sono disoccupati) oppure
- nel caso abbiano un contratto a tempo determinato, la data e la procedura ove hanno presentato la suddetta iscrizione.
Nel momento in cui gli aspiranti inseriscono questa riserva il sistema richiederà di indicare obbligatoriamente la documentazione, il ruolo e il protocollo dell’iscrizione nelle liste di collocamento. Questo adempimento spetta a chi inserisce l’invalidità civile per la prima volta in sede di aggiornamento delle Gps. Chi invece l’ha già presentata nel precedente aggiornamento ovvero in altra procedura (ad esempio nell’ambito di un concorso) indicherà soltanto data e procedura di presentazione.
Chi non si trova nella condizione di invalidità civile e quindi non si inserisce nelle Gps con la riserva N non dovrà indicare alcuna iscrizione nelle citate liste.