Dall’informativa tra sindacati e Ministero, tenutasi ieri 7 maggio, ci si attendeva di avere date certe sulla pubblicazione dell’ordinanza ministeriale e sulla riapertura delle Gps. Invece siamo arrivati alla terza bozza di ordinanza e ancora non si sa quando si procederà con l’aggiornamento. Da fine marzo siamo passati ad aprile e, ora che siamo a maggio, ancora si brancola nel buio. I sindacati, alla luce delle ultime novità e dei tanti nodi da risolvere, hanno chiesto un incontro politico col Ministero. Il timore è quello che, se non verranno risolte alcune incongruenze, potrebbe seguire nei prossimi mesi una pioggia di ricorsi.
Aggiornamento Gps, le novità che potrebbero creare contenziosi
Inserimento ‘a pettine’ nelle Gps di prima fascia dei docenti con titolo di abilitazione/specializzazione conseguito all’estero in attesa di riconoscimento e inserimento con riserva in prima fascia di coloro che si sono iscritti ad un corso abilitante (con riguardo alla scuola secondaria). Il mancato conseguimento del titolo di abilitazione entro il 30 giugno non influirà sulla possibilità dell’aspirante di poter ottenere supplenze dalla prima fascia Gps. Queste le principali questioni oggetto di discussione. Ciò che si prospetta è dunque il rischio di un boom di ricorsi, sia per la diatriba sui titoli presi all’estero da circa 20 mila candidati alle supplenze e ora anche per il via libera all’inserimento in prima fascia anche per chi ancora non ha conseguito il titolo. Una situazione di questo tipo alla lunga non potrà fare altro che mettere in crisi l’intero sistema delle supplenze.
Il parere del CSPI sull’ennesima bozza di ordinanza potrebbe servire per dirimere in partenza diverse questioni giudiziarie future. Non è però ancora chiaro se il testo del provvedimento passi ancora al Consiglio Superiore o se, visti i ritardi, sarà il Gabinetto del Ministero dell’Istruzione e del Merito a decidere la strada migliore da intraprendere evitando contenziosi. In ogni caso, per questa settimana, non arriveranno novità.