Sono in arrivo i nuovi incentivi auto 2024. Il Governo sta predisponendo il documento di questo nuovo Ecobonus che dovrà avere il via libera definitivo ma emergono già le prime notizie su come saranno strutturati. Verranno messi anche vincoli di mantenimento del veicolo acquistato per almeno un anno se si è persone fisiche e di due anni se si è persone giuridiche. Questa situazione di stallo al momento ha frenato molto le vendite con il mercato che ha avuto un calo del 3,7% a marzo come affermato da Il Sole 24 Ore.

Nuovi incentivi auto: come saranno strutturati

Intanto va sottolineato che servirà ancora pazienza. Il Dpcm è pronto ma deve ora passare il vaglio della Corte dei conti per poi essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Invitalia, come sottolinea SkyTg24, deve poi aggiornare la piattaforma online “ecobonus” dove le concessionarie potranno prenotare l’importo che sarà poi riconosciuto al cliente finale. Per tutti questi passaggi si stima che possa servire ancora un mese di tempo.

Tra le novità principali come anticipato emerge che l’acquisto o il leasing di tutti i veicoli incentivabili i contributi, in favore delle persone fisiche, sono riconosciuti a condizione che il soggetto beneficiario sia anche l’intestatario e che mantenga la proprietà per almeno 12 mesi. Nel caso di persone giuridiche – quindi le società di capitali (concessionarie escluse), gli enti pubblici, le associazioni riconosciute, le fondazioni, i comitati riconosciuti – il vincolo è di 24 mesi.

Quali sono le cifre previste per gli incentivi auto

La griglia degli incentivi prevista nel DPCM prevede che le persone giuridiche possano accedere solo alle due fasce di auto con emissioni più basse: quella tra 0 e 20 grammi/km di CO2, in pratica i modelli elettrici, e la categoria 21-60 g/km che include le ibride plug-in. Sono invece limitati alle persone fisiche i contributi per le auto con emissione tra 61 e 135 g/km di CO2, categoria che include le full hybrid e diversi modelli diesel e benzina Euro 6. Il piano predisposto dal ministero delle Imprese e del made in Italy prevede, in assenza di rottamazione, un contributo di 6mila euro nella fascia 0-20, 4mila nella 21-60 mentre non c’è bonus nella terza categoria di emissioni. Si sale progressivamente con l’importo se si rottama, in base a quanto vecchio e quindi inquinante è il veicolo.

Ci sono agevolazioni per chi ha redditi più bassi. Nel caso delle prime due fasce di emissione scatta la maggiorazione del 25% per singoli componenti di un nucleo familiare con Isee sotto 30mila euro, arrivando quindi fino a 13.500 euro per le auto elettriche. Per i redditi bassi c’è in più la possibilità di accedere anche rottamando un Euro 5 e in questo caso il bonus è di 8mila euro nella fascia 0-20 e di 5mila in quella 21-60.