In Italia, un bambino su tre è in sovrappeso, una situazione aggravata dalla scarsa attività fisica nelle scuole prima dei 10 anni. I livelli di sovrappeso e obesità tra i bambini italiani restano alti: il 30% dei giovani risulta in eccesso di peso. Gli esperti attribuiscono questo fenomeno principalmente alle cattive abitudini alimentari e alla mancanza di attività fisica. Secondo uno degli ultimi report nazionali, l’Italia ha la più alta percentuale di bambini sovrappeso o obesi nella fascia d’età 5-9 anni (42%). Si posiziona al quarto posto nella fascia d’età 10-19 anni, con il 34,2% dei giovani in sovrappeso rispetto alla media.
Sovrappeso e obesità infantile in Italia: dati preoccupanti
L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda che i bambini tra i 5 e i 17 anni svolgano almeno un’ora di attività fisica al giorno, ma solo il 32,2% di essi lo fa. È quindi essenziale che i bambini inizino a praticare educazione motoria il prima possibile, anche a scuola. Tuttavia, le attuali due ore obbligatorie di attività fisica con un insegnante specializzato iniziano solo intorno ai 9-10 anni.
Gli altri studenti delle scuole primarie devono spesso affidarsi a programmi di rafforzamento dell’attività motoria finanziati dalle famiglie. In Toscana, dove il 96% degli iscritti partecipa ogni settimana, con il 62,1% delle classi che svolge almeno 2 ore di educazione fisica settimanale, mentre il resto delle scuole offre solo un’ora.
L’importanza dell’Educazione motoria sin dalla scuola primaria
Anief sottolinea l’importanza di introdurre l’educazione motoria sin dai primi anni della scuola primaria. Non è sufficiente lasciare che siano solo enti locali o le scuole stesse ad attivare progetti autonomi. “Per noi è fondamentale che i bambini facciano due ore di attività fisica a settimana a scuola dai sei anni, per una crescita sana,” afferma Marcello Pacifico.
“Questa richiesta è stata ribadita di recente, insieme a Cisal, in uno dei 20 emendamenti presentati al decreto legge n. 71/2024. Anche se la settima commissione della Camera non ha avallato la richiesta, speriamo che venga riproposta direttamente in Aula da qualche componente della maggioranza o del governo attento alla salute delle nuove generazioni.”
Pacifico, presidente nazionale Anief, sottolinea: “non possiamo fermarci qui: stiamo facendo pressioni per estendere il concorso a tutto il ciclo della primaria, inclusi i primi tre anni, per aumentare gli organici dei docenti specializzati e garantire un’attività fisica e motoria di qualità durante tutta la fase di crescita.”