Il dibattito intorno all’insegnamento di Educazione Motoria alla scuola primaria non si arresta. Abbiamo assistito nell’ultimo anno ad una prova scritta del concorso di cui al DDG 1330 del 4 agosto 2023 rivelatasi uno ‘sfacelo’, con quesiti errati che hanno poi portato a ricorsi e ad integrazioni delle graduatorie di merito. E poi la questione portata più volte all’attenzione del Ministero dell’estensione dell’insegnamento anche alle prime 3 classi della scuola primaria e la richiesta, anche questa bocciata, della previsione per la classe di concorso EEEM non solo di una prima fascia ma anche di una seconda fascia nelle Gps. Ed ecco spuntare un’altra criticità: in molte realtà è stata attivata una sola ora di Educazione Motoria. Ne è seguita la denuncia di Capdi e LSM.
L’insegnamento di Educazione Motoria è ancora una volta bistrattato?
Capdi & LSM hanno scritto al Ministro Valditara per evidenziare ciò che ancora non va nei confronti dell’insegnamento di Educazione Motoria. Nonostante infatti la normativa preveda l’attivazione di due ore settimanali per le classi quarte e quinte, in molte realtà si è attivata solo un’ora. Le responsabilità sono diverse: alcune scelte sono state operate dalle singole scuole già in fase di richiesta dell’organico di diritto al proprio ambito territoriale provinciale (ATP), con addirittura la previsione, all’interno dello stesso istituto scolastico, di classi con 2 ore e classi con una sola ora; in altri casi sembrano essere applicazioni di successive disposizioni dei singoli Usr o Usp.
La confederazione Capdi denuncia dunque l’applicazione non uniforme della legge sul territorio nazionale, sottolineando che una sola ora è insufficiente per garantire una formazione motoria adeguata. Inoltre, la situazione complica l’organizzazione del lavoro per i docenti. Serve un impegno concreto per rispettare la legge e garantire pari opportunità a tutti gli studenti.