Prosegue l’esame del decreto legge 30 dicembre 2023, n. 215, noto come Decreto Milleproroghe. Attese sono le votazioni di due emendamenti che riguardano la scuola, vale a dire quello della deroga ai vincoli alla mobilità e quello riguardante il rinvio al 2025 dell’aggiornamento ATA delle graduatorie di terza fascia. In merito a quest’ultimo in particolare c’è grande subbuglio. L’ampia risonanza è dettata da oltre 3 milioni di addetti al personale ATA interessati dall’aggiornamento in questione. Le Commissioni riunite I (Affari Costituzionali) e V (Bilancio e Tesoro), incaricate di analizzare e votare il decreto, procederanno con le votazioni a partire da mercoledì 7 febbraio.
Il contenuto dell’emendamento
Con l’emendamento, proposto da Fratelli d’Italia e Lega, si chiede la proroga fino al 2025 delle graduatorie attuali. Ciò, nelle intenzioni delle forze di maggioranza, permetterebbe ai nuovi aspiranti e a chi è già inserito nelle graduatorie di avere il tempo necessario per acquisire la certificazione informatica richiesta obbligatoriamente sulla base di quanto stabilisce il CCNL 2019-21, evitando così la decadenza. Quanto alle posizioni espresse dai sindacati tutte le sigle sembrerebbero coese e contrarie a questa proposta di modifica, ad eccezione di Cisl Scuola che, durante una diretta con Orizzonte Scuola, aveva espresso invece il suo favore. Sostanzialmente unito anche lo stesso personale ATA, tranne una piccola minoranza, che attende con fervore l’aggiornamento della terza fascia sperando di poter cambiare provincia e aggiornare il punteggio con riguardo a coloro che già erano inseriti negli elenchi, e per poter iscriversi ex novo nelle suddette graduatorie per chi non era riuscito a farlo gli anni scorsi.