Carenza di insegnanti di sostegno, Paolo Limonta, maestro dell’Istituto Comprensivo ‘Cappelli’ di Milano ed ex assessore all’Edilizia scolastica, si domanda: “Chi ha paura del confronto con i bambini?”. La questione nasce dal divieto imposto dall’Ufficio Scolastico di Milano al preside dell’Istituto, Francesco Muraro, di autorizzare un’uscita civica degli studenti. L’iniziativa mirava a coinvolgere studenti, insegnanti e genitori in una passeggiata civica per chiedere spiegazioni sul taglio del 50% dei docenti di sostegno.
L’Ufficio Scolastico di Milano vieta una passeggiata civica per sensibilizzare la mancanza di insegnanti di sostegno
Non è la prima mobilitazione di questo genere: come riporta il quotidiano Repubblica, analoghe proteste sono avvenute all’inizio dell’anno scolastico anche presso l’Istituto ‘Locchi’, dove bambini, insegnanti e genitori hanno cantato “Esseri Umani” di Marco Mengoni. Il problema principale è il taglio degli insegnanti di sostegno che Limonta definisce un grave danno per la comunità scolastica: si vanno soprattutto a colpire i bambini più fragili e, di conseguenza, tutta la classe. L’Ufficio Scolastico Regionale ha spiegato che la distribuzione dei posti è basata sul numero totale di cattedre autorizzate a livello regionale, ma la domanda per il sostegno continua a crescere.
Paolo Limonta e la CISL Scuola sostengono che il diritto dei bambini di esprimere la loro opinione su decisioni che li riguardano direttamente non deve essere ostacolato. “Mi sarebbe piaciuto – ha dichiarato Paolo Limonta – che qualcuno del palazzo potesse scendere a spiegare a bambine e bambini una scelta che riguarda direttamente loro, ma con la loro spontaneità, la loro chiarezza e la loro limpidezza evidentemente fanno paura” ha spiegato il maestro dell’Istituto ‘Cappelli’.