Il settore scolastico soffre da tempo della dilagante piaga del precariato. Ogni anno non solo non accenna a diminuire ma è in progressivo aumento, indifferentemente sia per il personale ATA che docente. E la Lombardia, in base agli ultimi dati resi noti dalla Flc CGIL, sembrerebbe essere la regione che vanta il maggior numero di precari. Per l’a.s 2024/25 si contano oltre 30 mila posti da coprire. In pratica nella regione lombarda nel personale scolastico 1 su 4 è precario. Di seguito i dettagli.

Docenti precari in Lombardia

Lo sguardo è già rivolto al nuovo anno scolastico. Ed è subito emergenza precari. Come riporta Flc CGIL saranno oltre 16 mila (16.667 per esattezza) i posti vacanti per i docenti, di cui 9.528 per quanto riguarda il posto comune e 7.139 di sostegno. Sarebbero soprattutto la scuola secondaria di secondo grado e la scuola primaria i settori in maggiore sofferenza. Le prospettive sarebbero infatti poco rosee se si pensa che le immissioni in ruolo potranno contare su Gae e graduatorie di merito (dei concorsi del 2016 e del 2020) quasi completamente esaurite; mentre se guardiamo al primo concorso del PNRR la conclusione è ancora lontana. Per quest’ultimo si sono registrate 67 mila domande di partecipazione, con 112 commissioni esaminatrici costituite.

Personale ATA precario

Problematica anche la situazione del personale ATA. Si parla di oltre 6 mila posti vacanti, di cui 724 da DSGA (Direttore dei servizi generali ed amministrativi), 1.300 di assistenti amministrativi; sono poi quasi 4.000 i posti vacanti di collaboratore scolastico. A tutto ciò si aggiunge anche la maggiore complessità dettata considerato che molte segreterie saranno senza dirigente scolastico (ad oggi si contano 58 pensionamenti e 31 sedi sottodimensionate in reggenza) e senza DSGA.

Le proposte di Flc CGIL

Alla luce dei suindicati dati Flc CGIL elenca una serie di esigenze per migliorare la situazione:

  • serve una previsione di organico pluriennale funzionale a garantire l’immediato ricambio generazionale e soprattutto le disponibilità sopraggiunte a seguito di mobilità interregionale (più di 1.100 posti in uscita);
  • serve la garanzia di concorsi e di procedure di assunzione più snelle ed efficaci;
  • serve una procedura straordinaria di valorizzazione del personale scolastico da troppi anni in servizio con contratto precario;
  • servono procedure abilitanti e specializzanti non improvvisate e soprattutto rispondenti al reale fabbisogno delle scuole (bisogna prevedere la formazione e specializzazione di almeno 10.000 docenti di sostegno).