È quanto stabilito dal Tribunale di Cassino con sentenza del 25 marzo scorso, nella quale il Giudice ha risarcito una docente per il danno subito a causa della mancata assunzione in ruolo da GPS sostegno nel 2022, dovuta all’illegittima decurtazione di oltre 80 punti nelle graduatorie. La vicenda trae origine da un precedente contenzioso che aveva visto ugualmente vittoriosa la docente che, assistita dall’Avv. Maria Rosaria Altieri del foro di Cassino, aveva lamentato che a causa dell’erronea valutazione del titolo di accesso costituito dalla laurea un scienze dalla formazione primaria, aveva perso il ruolo.

Errore del punteggio in GPS e risarcimento del danno

Ottenuta ragione con sentenza di marzo 2023, la ricorrente aveva ottenuto il posto di ruolo con decorrenza giuridica dal 2022, ma riteneva di aver subito il danno consistente nelle retribuzioni perse dal 2022 fino all’effettiva assunzione a tempo indeterminato. Per tale motivo, sempre con il patrocinio dell’Avvocato Altieri, proponeva nuovo giudizio innanzi al Tribunale di Cassino, che peraltro veniva assegnato al medesimo giudice che si era già espresso riconoscendo l’illegittimità della condotta del MIM nella decurtazione del punteggio e nella mancata nomina in ruolo.

La sentenza

Con una puntuale sentenza, emessa solo un anno dopo il primo pronunciamento, il Tribunale di Cassino, dato atto che le richieste risarcitorie avanzate dall’Avv. Altieri in via bonaria non avevano ottenuto alcun riscontro e che la precedente sentenza era ormai definitiva in quanto non appellata dal MIM, condannava il Ministero al risarcimento del danno subito dalla docente e consistente nel totale delle retribuzioni perse da settembre 2022, quantificate in circa 10.500 euro, oltre al rimborso delle spese legali.