Ieri, 29 gennaio, è finita la trepidante attesa per i tantissimi studenti del quinto anno della scuola secondaria di secondo grado: il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha reso note le materie oggetto della seconda prova e le discipline assegnate ai commissari esterni per l’esame di maturità 2024. Da ora in poi, pertanto, gli studenti sapranno meglio come organizzare il proprio studio per affrontare con più serenità le prove e ottenere un risultato più vicino alle proprie aspettative. Da che cosa scaturisce il voto finale? Vediamolo insieme qui di seguito facendo riferimento alla normativa in merito.
Come calcolare il punteggio della maturità 2024
L’art 18 del Decreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 62 specificacome si attribuisce il voto ad ogni candidato dell’esame di maturità 2024. Il punteggio finale complessivo è calcolato in centesimi e scaturisce dalla somma dei punti attribuiti dalla commissione d’esame alle prove e al colloquio. A questi si sommano i punti acquisiti per il credito scolastico da ciascun candidato per un massimo di quaranta punti. La commissione d’esame dispone di un massimo di venti punti per la valutazione di ciascuna delle prove e di un massimo di venti punti per la valutazione del colloquio.
Per tutti i candidati, almeno due giorni prima della data fissata per l’inizio dello svolgimento del colloquio, la commissione d’esame pubblicherà l’esito delle prove scritte all’albo dell’istituto sede. Allo stesso modo, a conclusione dei colloqui orali, verranno affissi i voti finali, con l’eventuale attribuzione della lode. Il punteggio minimo complessivo per superare l’esame è di sessanta centesimi.
Attribuzione di un ulteriore punteggio
La commissione d’esame di maturità 2024 può motivatamente integrare il punteggio fino a un massimo di cinque punti ove il candidato abbia ottenuto un credito scolastico di almeno trenta punti e un risultato complessivo nelle prove d’esame uguale ad almeno a cinquanta punti. Inoltre, all’unanimità può motivatamente attribuire la lode a coloro che conseguono il punteggio massimo di cento punti senza fruire della predetta integrazione del punteggio, a condizione che abbiano conseguito il credito scolastico massimo con voto unanime del consiglio di classe e abbiano conseguito il punteggio massimo previsto per ogni prova d’esame.