L‘esclusione di un candidato dal concorso riservato per Dirigenti Scolastici ha sollevato numerose questioni legali. Il candidato, assistito dagli avvocati Aldo Esposito e Ciro Santonicola, ha presentato un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio per il riconoscimento del diritto a partecipare al corso di formazione intensivo previsto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, contestando un’esclusione ritenuta illegittima.
Esclusione dal concorso riservato Dirigenti Scolastici e il ricorso
Il decreto-legge 29 dicembre 2022, n. 198, convertito dalla legge 24 febbraio 2023, n. 14, ha esteso la validità della graduatoria del concorso per dirigenti scolastici. Ci riferiamo a quello indetto con il decreto del direttore generale del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 1259 del 23 novembre 2017. Questo decreto ha previsto un corso intensivo di formazione con prova finale, destinato ai partecipanti del precedente concorso con “giudizio pendente”.
Il ricorrente ha dichiarato di possedere i requisiti di ammissione previsti dall’art. 2 del DM 107/2023, allegando una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà che attestava la pendenza del procedimento giurisdizionale contro gli atti di esclusione dalla prova orale del concorso precedente. Tuttavia, il Ministero ha considerato la pendenza legale dichiarata come “di serie B” e non conforme ai requisiti dell’articolo 2 del DM 107/2023, escludendo così il candidato dal concorso.
Gli avvocati Esposito e Santonicola hanno impugnato questa decisione, sostenendo che l’amministrazione ha frainteso i fatti relativi ai procedimenti giurisdizionali pendenti dichiarati dal loro assistito. In particolare, hanno evidenziato:
- la violazione del DM 107/2023,
- l’eccesso di potere per travisamento dei fatti,
- la violazione dei principi di buona fede e legittimo affidamento,
- la mancanza di una motivazione adeguata e specifica sull’esclusione
- la mancanza di una comunicazione preventiva sui motivi ostativi all’accoglimento dell’istanza di partecipazione.
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La decisione del TAR Lazio
Il 16 luglio 2024, il Collegio Giudicante del TAR Lazio ha ordinato all’amministrazione di fornire dettagliati chiarimenti sulle ragioni dell’esclusione del ricorrente dal concorso. Il Tribunale ha inoltre rilevato che il corso intensivo per Dirigenti Scolastici potrebbe essere svolto, in caso di accoglimento del ricorso, anche con una tempistica differita, permettendo così un approfondimento della questione prima di pronunciarsi sulla richiesta di sospensione degli atti di esclusione.