L’8 ottobre è iniziato il confronto tra il Ministro Giuseppe Valditara e i sindacati, con l’obiettivo di definire misure per contrastare il fenomeno del precariato. Il Ministro ha dichiarato che gli obiettivi principali sono garantire continuità didattica, migliorare la qualità della docenza e assicurare una maggiore stabilità lavorativa. Secondo i dati presentati dal Ministero, per l’anno scolastico 2023/2024 le supplenze assegnate sono state 160.564, un numero in linea con l’anno precedente. Di queste, 140.342 supplenze sono annuali o fino al termine delle attività didattiche, di cui 102.180 riguardano il sostegno, una parte significativa pari al 72,8% del totale.
Nuove norme sul reclutamento e welfare per i docenti
Valditara ha annunciato l’apertura di un dialogo con la Commissione Europea per rendere più flessibili le norme sul reclutamento degli insegnanti, accelerando così l’assunzione degli idonei dei concorsi precedenti. Si punta inoltre a concludere le procedure di copertura delle cattedre entro luglio 2025, evitando sovrapposizioni con concorsi PNRR e aggiornamenti GPS. La situazione del precariato scolastico rimane critica, con 250.000 precari pari al 25% dell’organico complessivo. Gianna Fracassi, segretaria generale della FLC CGIL, ha chiesto soluzioni radicali e immediate, come l’assunzione di tutti i vincitori dei concorsi del 2020 e 2023, senza ulteriori bandi. È stata inoltre confermata la riattivazione della Carta del Docente, con un valore di 500 euro.
Emergenza salariale e precariato
La FLC CGIL ha richiesto un finanziamento straordinario nella prossima legge di bilancio, stimando necessari 6 miliardi di euro per il rinnovo del CCNL 2022/2024. Il sindacato ha evidenziato la necessità di raddoppiare il MOF e finanziare i buoni pasto per il personale scolastico, ancora escluso da tale beneficio.
Anche il personale ATA richiede attenzione. E’ stato proposto un piano di assunzioni straordinario, oltre il semplice turn over, e un adeguamento delle retribuzioni in linea con i carichi di lavoro e le responsabilità. La FLC CGIL ha ribadito l’importanza di estendere la Carta del Docente da 500 euro anche ai precari. Anief (come anticipato) ha richiesto il doppio canale di reclutamento per stabilizzare i circa 200.000 precari e l’eliminazione dell’organico in deroga per il sostegno.