Le euristiche sono delle scorciatoie mentali che il nostro cervello utilizza per elaborare rapidamente le informazioni, selezionando solo i dati essenziali. Esistono diversi tipi di euristiche, come ad esempio quella dell’ancoraggio, della rappresentatività, della disponibilità e della conferma, che vengono utilizzate nella vita di tutti i giorni per prendere decisioni in modo rapido e efficiente. Infatti, molto rapidamente tendiamo a formarci impressioni, prendere decisioni o inventare delle spiegazioni. E lo facciamo appunto utilizzando le euristiche che non sono nient’altro che strategie di pensiero semplici ed efficienti. Lo scopo per cui sono nate, ovviamente è uno scopo di sopravvivenza. Tuttavia talvolta possono provocare, possono portarci, a compiere degli errori.
L’euristica della rappresentatività
Tra le più comuni, c’è l’euristica della rappresentatività, proposta dagli psicologi Amos Tversky e Daniel Kahneman negli anni ’70. Questa euristica viene utilizzata quando si deve valutare velocemente l’appartenenza di qualcuno o qualcosa in categorie, basandosi sulla similitudine tra le caratteristiche principali della persona o dell’oggetto e quelle rappresentative della categoria. Secondo gli studiosi che analizzano l’uso delle euristiche del pensiero, la mente umana sarebbe costretta a utilizzare strategie di pensiero semplificate, in quanto dotata di una limitata capacità di elaborare l’informazione. Questa euristica permette di effettuare giudizi di categorizzazione basati sulla somiglianza tra gli oggetti o le persone valutati e i prototipi delle categorie cui vengono assegnati.
Tuttavia, l’utilizzo di questa euristica può portare a giudizi errati o bias cognitivi, in quanto spesso si basa su stereotipi o generalizzazioni errate. Ad esempio, si potrebbe considerare un individuo alto e robusto come un giocatore di basket, ignorando il fatto che potrebbe avere altre caratteristiche che lo rendono inadatto a tale attività. In sintesi, l’euristica della rappresentatività è una strategia di pensiero semplificata che permette di valutare rapidamente l’appartenenza di qualcuno o qualcosa in categorie, ma che può portare a errori di valutazione se utilizzata in modo acritico.
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Altre due euristiche: dell’ancoraggio e della disponibilità
L’euristica dell’ancoraggio si riferisce ad un errore cognitivo comune che può influenzare le decisioni delle persone quando devono stimare la probabilità di un evento. Questa euristica descrive la tendenza umana a fare affidamento sulle prime informazioni disponibili, note come “anchor”, quando si cerca di prendere una decisione. In particolare, quando si deve dare una stima di probabilità, essa è sistematicamente influenzata da un termine di paragone, ovvero un valore di riferimento. Questo significa che, se una persona è fornita di un valore di riferimento (anche se è irrilevante o insignificante per la decisione), tenderà ad ancorarsi su di esso e ad adattare la propria stima in base a esso.
L’ancoraggio può portare a stime errate e decisioni sbagliate, perché le informazioni su cui si basano non sono necessariamente pertinenti o corrette. Tuttavia, il cervello umano sembra preferire questo approccio veloce e intuitivo rispetto a quello più accurato ma più lento e costoso in termini di sforzo cognitivo. In sintesi, l’euristica dell’ancoraggio rappresenta un modo in cui il nostro cervello semplifica il processo decisionale, ma può portare a stime errate e decisioni sbagliate se non si è consapevoli di questo errore cognitivo e non si cerca di correggerlo.
L‘euristica della disponibilità è una scorciatoia mentale che fa riferimento alla tendenza umana di basare le proprie decisioni e giudizi sulla disponibilità immediata di esempi o informazioni pertinenti all’argomento in questione. Questo tipo di euristica ci fa dare maggiore valore alle esperienze più recenti, portandoci talvolta a prendere decisioni inadeguate. In termini di psicologia cognitiva, l’euristica della disponibilità è una strategia cognitiva che si utilizza per trovare una stima soddisfacente delle probabilità con il minimo dispendio di risorse e sforzi, ovvero la disponibilità di esempi pertinenti all’argomento in questione.
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