personale ATA
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Al centro del dibattito è la questione dei TIS nella Regione Calabria, che potrebbe alimentare un ‘circolo vizioso’ di assunzioni fuori dalle regolari graduatorie d’istituto del personale ATA. Ciò sarebbe possibile tramite un emendamento approvato alla Legge di Bilancio 2025, secondo cui chi ricoprirà questo ‘status’ lo potrà fare in deroga, fino al 31 dicembre 2026, in qualità di lavoratori sovrannumerari, al piano di fabbisogno del personale e ai vincoli assunzionali previsti dalla vigente normativa. Il Movimento ‘Evoluzione ATA’ ha voluto portare l’attenzione su questa situazione: “con l’emendamento approvato, si intende favorire un numero ristretto di soggetti ai quali, e non se ne comprendono i motivi, vengono aperte le porte della stabilizzazione alle dipendenze del Ministero dell’Istruzione e del Merito, scavalcando i lavoratori regolarmente inseriti nelle graduatorie ministeriali che, dopo aver investito denaro per acquisire competenze e certificazioni previste dai bandi ministeriali e, magari, dopo aver svolto anni di precariato fuori dalla propria regione di residenza al fine di acquisire punteggio, si vedrebbero superati da soggetti spuntati fuori dal nulla grazie ad una normativa regionale che sovrasta quella nazionale.” Di seguito i dettagli.

Evoluzione ATA: “Perchè creare canali assunzionali privilegiati?”

Ciò su cui Evoluzione ATA vuole fare leva è l’insensata necessità di ricorrere a personale sovrannumerario che potrebbe scavalcare chi è inserito nelle graduatorie d’istituto, il quale confida nell’arrivo di una supplenza, dopo essersi già visto sfumare la possibilità di poter rientrare nell’organico aggiuntivo ATA, non più prorogato per l’a.s 2024/25. Anche perchè in questo modo si verrebbero a creare canali assunzionali ‘privilegiati’ fuori da ogni logica e per scopi ignoti.

Questa previsione va ad aggiungersi ai continui trattamenti a sfavore del personale ATA, già sufficientemente martoriato a seguito di tagli e dequalificazioni professionali.

Nel recente comunicato ‘Evoluzione ATA’ ha aggiunto ulteriori dettagli in merito alla qualificazione dei TIS e alla modalità di svolgimento della prestazione lavorativa, che non dovrebbe avere il carattere della subordinazione essendo il tirocinio finalizzato solo ad un periodo provvisorio di prova. Ma, sulla base anche della costante giurisprudenza che si è registrata sul caso, “quando risulti che lo stesso abbia svolto una attività sostanzialmente impiegatizia, con frequenza quotidiana, orari tendenzialmente fissi e retribuzione mensile stabile, correlata anche in parte all’orario svolto, il rapporto dev’essere più correttamente riqualificato quale rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato.” Insomma, sembrerebbe profilarsi un ‘èscamotage’ con cui assumere in pianta stabile soggetti privi dei dovuti requisiti aggirando la normativa del reclutamento del personale ATA, fatta di ‘gavetta’ e anni di precariato, con una progressiva scalata delle graduatorie.

Ma non è tutto. Si configurano anche altri problemi. Questo ‘modus operandi’ infatti non farebbe altro che alimentare il precariato oltre che andare contro precise direttive UE sui contratti di lavoro a termine. Se poi aggiungiamo anche la questione dei fondi destinati alla regione Calabria, con il connesso malcontento anche all’interno della stessa compagine di Forza Italia, il quadro può dirsi completo. Tra i 4 deputati di Forza Italia finiti nell’occhio del ciclone figurava infatti anche Francesco Cannizzaro, autore dell’emendamento alla Manovra Finanziaria sui TIS.

Le richieste

Alla luce di quanto suindicato le conclusioni e le richieste di ‘Evoluzione ATA’ sono precise: “Non comprendiamo l’adozione di due pesi e due misure con riferimento da un lato al mancato rinnovo dell’organico aggiuntivo del personale ATA fino al 31 dicembre 2026, come ampiamente promesso dagli esponenti di centro destra Sasso, Bucalo, Cangiano, Messina e Marti e l’adozione di una corsia preferenziale assunzionale come i Tirocinanti TIS Calabria dall’altro; due scelte nettamente in contrasto tra loro e che generano una profonda e grave discriminazione.

Per questi motivi chiediamo alle Istituzioni nazionali ed alla Regione Calabria di ritirare il provvedimento in discussione ed alle Organizzazioni Sindacali rappresentative di attuare ogni iniziativa per tutelare il personale ATA regolarmente inserito nelle graduatorie del Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Nelle more invitiamo l’Ispettorato Nazionale del Lavoro ad effettuare le opportune verifiche del caso affinché l’attuazione del progetto TIS Calabria non sia in contrasto con la normativa del lavoro collegata al tirocinio.”