Ferie e permessi negati: ‘Sono una cs di ruolo che sta svolgendo una supplenza da AA al 31/08 in serie difficoltà, la mia dirigente mi ha negato le ferie chieste mettendole d’ufficio con una settimana scoperta sapendo che io dovevo tornare a casa a 1200 km, mi ha negato i permessi per 104 per assistere mio marito con la motivazione che non erano stati chiesti in tempo utile (9 giorni prima) e che erano “strategicamente” attaccati alle ferie. Il 29/06 ho fatto nuova richiesta di permessi per il 29/30/31/07 ma a tutt’oggi non le ha ancora firmate, temo me le negherà di nuovo, vi chiedo un consiglio come posso agire per tutelarmi? Da premettere che ad una docente ha tranquillamente concesso le stesse cose che ho chiesto io e alle medesime condizioni.’
Ferie e permessi negati dal Dirigente: cosa fare?
L’avvocato Aldo Esposito, prima di rispondere alla lettrice, fa un riepilogo della situazione presentata: La dirigente le ha negato le ferie richieste, assegnandole d’ufficio con una settimana scoperta. Le ha negato i permessi per la Legge 104 per assistere suo marito. Ha presentato una nuova richiesta di permessi che non è stata ancora approvata. Un’altra docente ha ottenuto permessi simili nelle stesse condizioni.
Cosa fare
- Ferie: Le ferie rappresentano un sacrosanto diritto del lavoratore, ma il datore di lavoro può modificarne la collocazione “per esigenze di servizio”. Tuttavia, il trattamento differenziato rispetto ad altri dipendenti potrebbe configurare una discriminazione che sarebbe oggetto di contenzioso, previo inoltro di articolata diffida finalizzata a ricevere gli opportuni chiarimenti.
- Permessi Legge 104: I permessi per la Legge 104 sono un diritto del lavoratore e non possono essere negati arbitrariamente. La motivazione del “non essere stati chiesti in tempo utile” non risulta accettabile, soprattutto se si tratta di assistenza a un familiare disabile.
- Nuova richiesta di permessi: La mancata risposta alla sua nuova richiesta di permessi potrebbe configurarsi come un silenzio-rifiuto. Tuttavia, il datore di lavoro può negare la concessione dei permessi solo se non ricorrono tutti i requisiti previsti dalla normativa. Quindi, ricevuta l’istanza da parte del dipendente interessato, il datore di lavoro deve verificare l’adeguatezza, la correttezza della documentazione e la ricorrenza dei presupposti legittimanti la concessione e, in base alle risultanze, concedere o meno i permessi lavorativi previsti. Se ricorrono tutti i requisiti richiesti dalla normativa attualmente vigente, il beneficio dei permessi in questione non è soggetto ad autorizzazione, perché si tratta di un diritto soggettivo del disabile o del familiare che lo assiste.
Possibili azioni per tutelarsi
Per tutelarsi contro le ferie e permessi negati, la docente potrà eseguire le seguenti azioni:
- Raccogliere tutte le comunicazioni scritte, le richieste protocollate (o inoltrate a mezzo P.E.C.) e le risposte ricevute.
- Contattare il rappresentante sindacale della sua scuola per richiedere la mediazione con la dirigenza.
- Presentare un reclamo formale alla dirigente scolastica, evidenziando il trattamento differenziato rispetto ad altri dipendenti e richiedendo chiarimenti sulle motivazioni dei dinieghi.
- Se la situazione non si risolve, può considerare di segnalare il caso, a mezzo P.E.C., all’Ufficio Scolastico Regionale
- Può richiedere formalmente l’accesso agli atti relativi alle concessioni di permessi e ferie ad altri dipendenti, per dimostrare l’eventuale trattamento discriminatorio;
- In caso di persistente negazione dei suoi diritti, valuterebbe, infine, di adire le vie legali (con un mirato ricorso al Giudice del Lavoro) avverso il diniego delle ferie richieste e l’assegnazione d’ufficio; avverso il rifiuto dei permessi per la Legge 104 per l’assistenza al coniuge disabile; per domandare il risarcimento dei danni subiti.