Mancano pochissimi giorni al suono della campanella che segnerà la fine delle lezioni di quest’anno scolastico 20234/24. Quali sono i compiti del personale docente dopo la fine delle attività didattiche? Il sindacato UIL Scuola Rua ha elaborato una scheda in cui spiega in modo dettagliato ciò che i docenti sono tenuti a fare.
Compiti dei docenti alla fine delle lezioni
Le attività di insegnamento e funzionali all’insegnamento sono stabilite dagli artt. 43 e 44 del CCNL 18.01.2024. Tali articoli prevedono che l’attività di insegnamento si svolge “nell’ambito del calendario scolastico delle lezioni definito a livello regionale”, e che le attività collegiali e funzionali all’insegnamento sono quelle stabilite esclusivamente dal piano annuale deliberato dal collegio dei docenti ad inizio anno scolastico (il piano può essere modificato, sempre dallo stesso organo collegiale, nel corso dell’anno scolastico, per far fronte a nuove esigenze).
Nei periodi di sospensione delle delle attività didattiche e fine delle lezioni, quindi, i docenti non hanno l’obbligo di rimanere a scuola per l’orario di servizio e possono essere impegnati solo in attività funzionali o aggiuntive deliberate e previste dal piano delle attività, e precisamente:
- eventuali consigli di classe, per un impegno complessivo fino a 40 ore annue;
- scrutini, esami e adempimenti connessi;
- riunioni del collegio dei docenti, attività di programmazione e verifica fino a 40 ore annue, con l’avvertenza che le ore eccedenti vanno retribuite con il fondo di istituto;
- eventuali attività di aggiornamento, da svolgere su base volontaria;
- attività aggiuntive (anche queste da svolgere su base volontaria) previste nel PTOF o deliberate dal collegio dei docenti, che danno diritto al compenso orario o forfettario.
Non è prevista la semplice presenza a scuola
Non è quindi ipotizzabile l’imposizione della semplice presenza nella scuola (con eventuale obbligo di firma del registro delle presenze) indipendentemente dall’impegno in attività programmate, o di una presunta “reperibilità” del docente non impegnato in alcuna attività, non trovando ciò corrispondenza negli obblighi stabiliti dalla norma contrattuale.
Pertanto, qualora il dirigente scolastico imponga obblighi non previsti dal piano delle attività, suggeriamo al docente di presentare un atto di rimostranza scritto per far decadere l’eventuale ordine di servizio (emanato anche attraverso una circolare interna).