Oggi, presso la sede della Fondazione Metes, si è tenuta la conferenza stampa dal titolo “Investire in Istruzione e Ricerca per far ripartire il Paese”, promossa dalla FLC CGIL. L’evento ha visto gli interventi di Gianna Fracassi, segretaria generale della FLC, e di Maurizio Landini, segretario generale della CGIL, che hanno lanciato un appello urgente per un cambiamento delle politiche nel settore dell’istruzione e della ricerca, ritenuti fondamentali per il futuro dell’Italia.
L’importanza di istruzione e ricerca per il futuro del Paese
Durante l’incontro, Gianna Fracassi ha evidenziato come i settori della scuola e della ricerca siano in una situazione critica a causa di anni di progressivo definanziamento, retribuzioni insufficienti e precariato diffuso. “Se vogliamo costruire il domani, dobbiamo iniziare oggi,” ha affermato Fracassi, sottolineando come tali problematiche influiscano negativamente sia sul lavoro di migliaia di professionisti del settore sia sulla qualità dell’istruzione ricevuta dagli studenti.
Fracassi ha espresso preoccupazione per alcune riforme proposte dal Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, in particolare quelle legate alla filiera tecnologico-professionale e alla revisione dei programmi scolastici. “La scuola non può essere privatizzata né riportata indietro nel tempo. È necessario un dialogo reale con chi vive ogni giorno la realtà scolastica,” ha ribadito, auspicando una maggiore partecipazione della comunità educante nel processo decisionale.
Ricerca FLC CGIL: tra orgoglio professionale e difficoltà quotidiane
Durante la conferenza sono stati presentati i dati di una ricerca commissionata dalla FLC CGIL all’Istituto Tecnè, che ha analizzato le opinioni dei lavoratori del settore istruzione. L’indagine ha messo in luce il forte senso di dedizione dei professionisti della scuola, pur in un contesto segnato da gravi difficoltà:
- Retribuzioni insufficienti rispetto alla media europea.
- Diffusione del precariato, con conseguenti incertezze professionali.
- Carenza di risorse per garantire una didattica adeguata.
- Incapacità del sistema scolastico di rispondere alle esigenze degli studenti.
Maurizio Landini: “Investire nella conoscenza per il futuro del Paese”
Maurizio Landini ha rivolto dure critiche al governo, accusandolo di ridurre i finanziamenti destinati a scuola e ricerca. “Non esiste ripartenza senza investimenti nell’istruzione e nella conoscenza,” ha dichiarato, definendo tali settori come pilastri dello sviluppo economico e sociale. Ha inoltre sottolineato l’urgenza di contrastare precarietà e bassi salari, proponendo un modello basato sul lavoro di qualità
Alessandro Rapezzi, segretario nazionale della FLC CGIL, ha presentato la nuova campagna di comunicazione del sindacato, incentrata sulle necessità dei lavoratori. “La nostra forza nasce dai territori e dalle realtà quotidiane di chi opera nelle scuole, università e laboratori di ricerca,” ha spiegato, sottolineando l’impegno del sindacato nel supportare i delegati e rafforzare la lotta contro la precarietà.
La FLC CGIL si prepara a una grande mobilitazione, consapevole che solo investendo in istruzione e ricerca sarà possibile garantire un futuro migliore al Paese. Il sindacato invita tutta la comunità educante a unirsi in questa sfida cruciale per lo sviluppo dell’Italia.