Molti docenti che entreranno in ruolo dal primo settembre ricevono comunicazioni relative al silenzio assenso per il Fondo Espero. Con questo articolo, intendiamo rispondere alle domande più frequenti su questo tematica. Sebbene l’informativa possa generare qualche confusione, è importante sapere che l’adesione al Fondo non è obbligatoria. Il datore di lavoro è tenuto a informare i docenti su come esprimere la rinuncia all’iscrizione al Fondo Espero. Questa rinuncia non deve essere inviata al Fondo stesso, bensì direttamente al datore di lavoro.

Vantaggi dell’iscrizione al Fondo Espero: quali sono?

Quali sono alcuni vantaggi del Fondo Espero? Le riforme della previdenza pubblica degli ultimi trent’anni hanno accentuato il divario tra l’ultimo stipendio percepito e la pensione erogata dall’INPS. Secondo le stime della Ragioneria Generale dello Stato, nei prossimi dieci anni la pensione corrisponderà a circa il 60% dell’ultimo stipendio. Per colmare questo “gap previdenziale“, il Fondo Pensione Espero può essere una soluzione efficace. Sul sito di Fondo Espero è disponibile un simulatore che permette di valutare l’entità del gap e le possibili strategie per ridurlo.

I fondi pensione chiusi, come Espero, presentano costi inferiori rispetto ai fondi pensione aperti offerti da banche o assicurazioni. Secondo le ricerche della Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione, i fondi pensione chiusi hanno costi significativamente inferiori, spesso la metà rispetto ai fondi aperti. Questo si traduce in un maggiore rendimento netto per gli iscritti.

Un ulteriore vantaggio dei fondi pensione chiusi è rappresentato dal contributo del datore di lavoro. Per il Fondo Espero, questo contributo è pari all’1% della busta paga, che viene versato direttamente nella posizione individuale del lavoratore. Il KIT informativo.

Vantaggi fiscali dei contributi

I contributi versati sul conto pensionistico personale presso il Fondo Espero sono deducibili dal reddito imponibile, garantendo uno sconto fiscale pari all’aliquota IRPEF più alta. Inoltre, le prestazioni erogate prima e dopo il pensionamento beneficiano di una tassazione agevolata del 20%. Ad esempio, un docente in ruolo che rientra nello scaglione IRPEF del 35% può risparmiare 350 euro di imposte su un versamento di 1.000 euro.

Procedura per l’adesione al Fondo Espero

Considerando i possibili problemi tecnici della piattaforma NoiPA nella parte relativa all’iscrizione al fondo pensione, consigliamo di attendere l’iscrizione automatica collegata al meccanismo del silenzio assenso.

Per chi desidera aumentare la propria contribuzione oltre l’1% della busta paga, è possibile effettuare versamenti una tantum, mantenendo un limite complessivo di 5.000 euro annui tra versamento una tantum e contribuzione ordinaria in busta paga. Le contribuzioni versate tramite la busta paga sono già dedotte dal sostituto d’imposta in sede di Certificazione Unica, mentre le contribuzioni volontarie devono essere portate in deduzione direttamente dal contribuente in sede di dichiarazione dei redditi.