La formazione continua dei docenti rappresenta un pilastro fondamentale per garantire l’eccellenza didattica e promuovere un sistema scolastico di qualità. Recentemente, il Tribunale di Velletri ha emesso una sentenza, affermando il diritto dei docenti precari all’ottenimento della “Carta del Docente”, un beneficio precedentemente riservato solo ai docenti di ruolo. Questa decisione riconosce l’importanza dell’aggiornamento professionale per tutti gli insegnanti, al fine di garantire la qualità dell’insegnamento.

Carta docente: le basi giuridiche della decisione

La sentenza si fonda su principi costituzionali solidi, citando gli articoli 3, 35 e 97 della Costituzione Italiana, che promuovono l’uguaglianza, il diritto al lavoro e un’amministrazione efficiente e imparziale. Viene data piena ragione ai legali Anief che hanno presentato ricorso per l’erogazione di 2.000 euro ad un docente precario che ha svolto supplenze tra il 2019 e il 2023. Il giudice ha evidenziato come la limitazione della Carta del Docente ai soli insegnanti di ruolo costituisse una forma di discriminazione non giustificata, in contraddizione con i valori fondamentali dello Stato. Il Tribunale di Velletri ha sottolineato l’importanza dell’aggiornamento e della formazione continua per tutti i docenti, considerandoli elementi chiave per elevare la qualità dell’istruzione. La decisione ribadisce che la formazione professionale non deve essere un privilegio limitato, ma un diritto accessibile a tutti gli insegnanti, a prescindere dalla natura del loro contratto.

La sentenza fa anche riferimento alla giurisprudenza europea, in particolare all’Ordinanza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea e alla Direttiva 1999/70/CE, che stabiliscono il principio della non discriminazione tra lavoratori a tempo determinato e indeterminato. Questo contesto europeo fornisce una base solida per l’interpretazione dei diritti dei docenti precari in Italia, allineando la legislazione nazionale agli standard internazionali.

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Il commento di Anief

Secondo il presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico, “è evidente che sulle decisioni dei giudici dei tribunali pesa enormemente le decisioni favorevoli prese nell’ultimo biennio sulla questione dalla Corte di Giustizia Europea, con l’ordinanza della VI Sezione del 18 maggio 2022, dal Consiglio di Stato, con la sentenza n. 1842/22 del 16/3/2022, e dalla Corte di Cassazione, con la sentenza n. 29961 del 27 ottobre 2023. Siamo felici per come stanno andando le cose e per questo invitiamo decine di migliaia di precari e ex precari a convincersi a presentare ricorso con Anief per ottenere i 500 euro della Carta del docente loro sottratti ogni anno in modo chiaramente illegittimo“.