Giornata della memoria 2025. “Grazie per la testimonianza e chiediamo perdono per il male subito”. Gli studenti della Terza C dell’Istituto Comprensivo Giuliana Saladino di Palermo hanno dedicato una toccante lettera a Edith Bruck, testimone della Shoah, esprimendo gratitudine per il suo impegno nel raccontare gli orrori dell’Olocausto e chiedendo perdono per il dolore che lei e milioni di persone hanno vissuto.

Le parole degli studenti: un messaggio di memoria e gratitudine

“Se noi, adolescenti del 2025, siamo qui a ricordare gli orrori del passato, non è solo grazie alla scuola e ai professori che ci insegnano la storia, ma anche grazie a persone come lei, Liliana Segre o Sami Modiano, che non avete mai rinunciato alla missione di testimoniare quegli anni terribili, raccontando anche per chi non ce l’ha fatta.” Queste sono alcune delle parole più emozionanti della lettera indirizzata a Edith Bruck dagli studenti, che hanno voluto sottolineare l’importanza della memoria come strumento per evitare che simili tragedie si ripetano.

L’impegno nella memoria: un percorso di consapevolezza

Durante la preparazione per la Giornata della Memoria, i ragazzi hanno approfondito le storie di chi ha vissuto l’orrore della Shoah, scoprendo non solo le numerose vittime senza nome ma anche il coraggio di chi ha deciso di condividere la propria esperienza. In particolare, gli studenti si sono soffermati sulla forza di Edith Bruck, colpiti dai suoi versi significativi: “Nascere per caso, nascere donna, nascere povera, nascere ebrea è troppo in una sola vita.”

Questa riflessione ha alimentato il loro desiderio di esprimere gratitudine per il suo contributo alla memoria collettiva, riconoscendo il grande peso delle sue sofferenze e il valore della sua testimonianza.

L’invito a Edith Bruck e il messaggio di perdono

Gli studenti hanno concluso la lettera invitando Edith Bruck a visitare la loro scuola, con un ringraziamento sincero per il suo impegno e un messaggio carico di umanità: “Le chiediamo perdono per tutto il male che ha subito, come fece Papa Francesco nel 2021 con parole che per noi sono state profondamente toccanti: «Perdono, Signore, a nome dell’umanità.»” La versione completa del loro messaggio, firmata dalla Terza C dell’Istituto Giuliana Saladino di Palermo.