Le gite scolastiche e le uscite didattiche rappresentano un momento molto importante in un anno scolastico: costituiscono un completamento dell’offerta formativa che la scuola offre ai propri studenti, che da parte loro non vedono l’ora di poter vivere queste esperienze. Purtroppo, però, tanti sono gli aspetti e problematiche che puntualmente ci si ritrova ad affrontare nell’organizzazione di questi momenti: nell’anno scolastico in corso, ad esempio, solo uno studente su due potrà partecipare ad un viaggio di istruzione. Questo è quanto è emerso da un’indagine condotta da Skuola.net: facciamo qui di seguito il punto della questione.
In molte scuole non si faranno gite scolastiche
Molto allarmante, infatti, è il quadro che merge dalla ricerca condotta dall’annuale Osservatorio sulle gite scolastiche di Skuola.net: il 31% delle scuole, infatti, ha già inviato comunicazione della mancata organizzazione di viaggi di istruzione e uscite didattiche nel corrente anno scolastico. L’8% degli alunni, invece, non potrà partecipare per motivi personali e il 12% delle scuole ancora non sa se potrà organizzarsi, con possibilità sempre più basse considerando il fatto che si è arrivati già ad aprile. Ma quali sono le cause che hanno portato a questa situazione che, in qualche modo, ha delle ripercussioni negative sul percorso didattico degli studenti interessati?
La non disponibilità dei docenti accompagnatori è una delle cause principali
In primo luogo si registra una grande percentuale di docenti che non danno la propria disponibilità ad accompagnare gli alunni durante le gite scolastiche: si tratta del 40% circa degli insegnanti. Le motivazioni sono da ricercare nelle grandissime responsabilità che i professori si assumono, senza aver in cambio retribuzioni aggiuntive, e tutele adeguate. Neanche il nuovo CCNL 2029/21, infatti, ha previsto delle misure cautelative nei confronti dei docenti accompagnatori che si assumono responsabilità civili e penali.
A questo si aggiunge il costo eccessivo che ultimamente hanno i viaggi di istruzione: il 12% della mancata partecipazione e organizzazione è dovuto, infatti, alle quote troppe alte richieste alle famiglie. A tal proposito, come sappiamo, il governo ha stanziato un bonus apposito fino a 150 euro. Inoltre, per abbattere i costi il 74% delle scuole ha optato per viaggi in Italia, scegliendo luoghi meno gettonati dai turisti.