Entro il mese di ottobre si dovrebbe elaborare e approvare il PEI per ogni alunno certificato: per questo in ogni scuola devono svolgersi i GLO, il Gruppo di Lavoro operativo per l’inclusione scolastica. Ai sensi del D.lgs, n.66/2017, il GLO si svolge diverse volte durante l’anno, in base anche all’esigenze riscontrate: in genere si prevedono tre incontri, uno ad inizio anno, uno intermedio e uno finale. Che durata devono avere queste riunioni? È legittimo convocare il gruppo per 15 minuti, sopratutto quando in ballo c’è l’approvazione del PEI?
Troppo poco tempo destinato al GLO
Molto spesso capita che le scuole organizzino i GLO prevedendo un tempo molto breve per il suo svolgimento, 15 minuti circa. A livello normativo non vi è nessun riferimento sulla durata che deve avere la riunione, ma la legge sottolinea chiaramente cosa deve essere fatto in questi incontri durante l’anno scolastico: redigere e approvare il PEI nel primo, verificare i risultati nei successivi e, inoltre, quantificare le risorse nell’ultimo.
In soli 15 minuti è praticamente impossibile anche solo leggere velocemente il documento, quindi è impensabile analizzarlo e discuterlo per poter arrivare a una formale approvazione condivisa da tutti i membri. Pertanto, non è corretto che il Dirigente Scolastico convochi un incontro non disponendo in realtà della durata necessaria per fare quanto disposto dalla Legge e che, probabilmente, lo stesso ordine del giorno indica nella convocazione.
Buone prassi che possono essere seguite
È vero anche che le scuole che devono organizzare molti GLO cerchino di ottimizzare i tempi e una buona pratica potrebbe essere quella di consegnare ai membri, prima dell’incontro, la bozza del PEI da approvare, in modo tale da poterlo visionare prima della riunione. È molto difficile discutere in modo adeguato un documento complesso come questo in 15 minuti, ma se non si dà neanche la possibilità di accedere alla bozza prima dell’incontro allora si arriverà alla conclusione dei lavori senza aver raggiunto lo scopo del GLO, vale a dire l’approvazione condivisa del PEI.