L’introduzione dei percorsi abilitanti per le discipline curricolari e la prossima attivazione dei percorsi di specializzazione sul sostegno INDIRE hanno creato malumori. Gli abilitati da concorso, in particolare gli idonei 2020, non ci stanno. Dopo essere stati penalizzati a livello assunzionale a seguito dell’introduzione dei concorsi PNRR, avevano chiesto tutele per quanto riguarda le GPS. Analoghe considerazioni fatte dagli specializzati sul sostegno tramite superamento del TFA in riferimento ai nuovi percorsi di breve durata. Da più parti, dunque, si sta levando un coro affinché ci sia una sorta di “graduazione” delle abilitazioni/specializzazioni. Ma in che modo sarebbe possibile? Facciamo chiarezza.
GPS, la suddivisione in fasce per posti comuni e di sostegno
Nell’assegnazione delle supplenze, la priorità spetta a coloro che sono inseriti all’interno delle (poche) GAE ancora esistenti. Subito dopo, si ricorre alle GPS. Per la scuola secondaria, sui posti comuni vi è distinzione tra I e II fascia, nei seguenti termini previsti dall’OM n. 88/2024 (art. 3 c. 9):
- I fascia: costituita dai soggetti in possesso di specifica abilitazione.
- II fascia: costituita da coloro che sono privi di specifica abilitazione sulla classe di concorso interessata. Devono però possedere il titolo di studio previsto dalla normativa per accedere alla classe di concorso, unitamente a esami aggiuntivi e CFU/CFA richiesti ed altri titoli aggiuntivi.
Come è evidente, prima dovrà essere effettuato lo scorrimento di tutta la I fascia. Successivamente, si ricorrerà a coloro che sono inseriti in II fascia.
Per il sostegno, invece, è prevista la seguente distinzione (art. 3 c. 10):
- I fascia: costituita dai soggetti in possesso dello specifico titolo di specializzazione sul sostegno sul relativo grado.
- II fascia: costituita dai soggetti privi del relativo titolo di specializzazione, che abbiano però maturato tre anni di servizio su posto di sostegno. Congiuntamente, devono possedere abilitazione o titolo di accesso alle GPS del relativo grado.
Gli elenchi aggiuntivi
Con tale sistema, le abilitazioni e le specializzazioni sono equiparate. Ed è qui il punto sollevato da molti. L’idea di fondo sarebbe quella di creare delle sottograduatorie all’interno della I fascia, sulla falsariga di quanto avviene con gli elenchi aggiuntivi. Per spiegare meglio, prendiamo ad esempio il biennio 2024-26. Il rinnovo avverrà, appunto, nel 2026, ma già nel 2025 potranno esserci delle modifiche. Se, infatti, qualche aspirante dovesse entrare in possesso di un titolo abilitante, potrà inserirsi negli appositi elenchi aggiuntivi. Questi verranno convocati successivamente rispetto coloro che sono inseriti a pieno titolo in I fascia, ma avranno precedenza rispetto ai candidati inseriti in II fascia.
Abilitazioni e specializzazioni graduate sulla base del canale
Come si diceva poc’anzi, alcuni suggeriscono di creare delle “graduazioni” all’interno della I fascia. Infatti, allo stato attuale, tutte le abilitazioni sono uguali. Ma gli abilitati da concorso sottolineano l’enorme disparità. Non solo in termini di superamento delle prove per conseguire l’abilitazione, ma anche perché, nella maggioranza dei casi, i voti dell’abilitazione da concorso sono mediamente più bassi di quelli ottenuti mediante frequenza degli appositi percorsi. E questo genererebbe un’ulteriore beffa, soprattutto per i già citati idonei del concorso ordinario 2020. Proprio per tali ragioni, si ritiene opportuno creare due categorie all’interno della I fascia: priorità agli abilitati da concorso e, in seconda battuta, abilitati da altri percorsi. Successivamente, si passerebbe alla II fascia.
Medesima situazione per il sostegno. Gli specializzati da TFA ritengono che il loro percorso sia ben più impegnativo rispetto ai paventati percorsi INDIRE. Questi ultimi, oggettivamente, hanno una durata inferiore. Ma anche qui vi sarebbe equiparazione. Pertanto, gli specializzati TFA richiedono a gran voce di avere una preferenza rispetto agli specializzati da altri percorsi.