Gli aspiranti supplenti dovranno probabilmente pazientare ancora qualche settimana prima di vedere la pubblicazione delle Gps. Questa previsione la si evince dalle tempistiche che gran parte degli Usp si sono riservati ai fini della valutazione delle domande di aggiornamento e inserimento pervenute. Quest’anno pare infatti esserci stato un vero e proprio boom di istanze che potrebbe portare a piccoli ritardi. Quel che è certo è che, proprio per non dilatare ulteriormente i tempi, le Gps saranno pubblicate probabilmente in via definitiva. Ma cosa significa esattamente? Facciamo chiarezza.

Gps definitive: possibilità di presentare eventuale reclamo

A differenza delle graduatorie ATA di terza fascia che verranno pubblicate prima in versione provvisoria e, successivamente, in via definitiva, le Gps saranno direttamente pubblicate già definitive, come già successo gli scorsi anni. Resta comunque ferma la possibilità per ciascun aspirante di chiedere la correzione della graduatoria in autotutela. La definitività degli elenchi non implica infatti che essi acquistino il carattere della irretrattabilità e non ammettano in base ai principi generali l’esercizio del potere di autotutela. Gli aspiranti che ravvisino errori nella valutazione della propria istanza di iscrizione nelle graduatorie potranno presentare motivato reclamo chiedendo quindi all’Usp di riferimento la rettifica in autotutela. Per fare ciò dovranno essere seguite le indicazioni fornite dall’ufficio scolastico circa le modalità e le tempistiche.

Con il reclamo l’aspirante non potrà integrare quanto già precedentemente dichiarato (ad esempio, non si potrà chiedere la valutazione di un titolo\servizio che non è stato indicato attraverso la domanda Gps, così come non si potrà richiedere l’inserimento di una classe di concorso non precedentemente indicata nella domanda). Si potrà invece richiedere la rettifica in autotutela degli eventuali punteggi errati attribuiti in fase di valutazione in conformità alle disposizioni vigenti in materia.