Dal 28 maggio al 28 giugno 2024 tutti gli interessati potranno presentare domanda di aggiornamento per le graduatorie ATA di terza fascia, vale a dire le graduatorie usate per la selezione dei supplenti. Al fine della valutazione del punteggio sarà possibile inserire anche il servizio civile. Ma quanto vale esattamente? Per quali profili è valido? Dove si inserisce all’interno delle domande?

Graduatorie ATA terza fascia: quanto vale il servizio civile

Gli aspiranti ATA di terza fascia possono inserire sia i titoli di cultura, sia quelli di servizio. Anche il servizio civile viene valutato al fine del calcolo del punteggio. Nello specifico vale 0,05 punti per ogni mese o frazione superiore ai 15 giorni, fino a un massimo di 0,60 punti all’anno, ed è valido per tutti i profili.

Stando a quanto si legge nella nota del decreto ministeriale del 21 maggio è valutabile “il servizio effettivamente prestato o, comunque, quello relativo a periodi coperti da nomina o da contratto, per i quali vi sia stata retribuzione, anche ridotta. I periodi invece, per i quali è esclusivamente prevista la conservazione del posto senza assegni, non sono valutabili, con eccezione di quelli attinenti a situazioni, legislativamente o contrattualmente disciplinate (mandato amministrativo, maternità, servizio militare etc.), per le quali il tempo di conservazione del posto senza assegni è computato nell’anzianità di servizio a tutti gli effetti. Son altresì valutabili, a prescindere da ogni effetto economico, quei periodi riconosciuti giuridicamente al candidato a seguito di contenzioso con pronuncia definitiva favorevole”.

Dove si inserisce

Le domande di inserimento, di conferma, di aggiornamento e di depennamento sono prodotte esclusivamente in modalità telematica tramite la piattaforma POLIS – Istanze online, previo accesso con le credenziali SPID. Per inserire il servizio civile occorre andare nella sezione dedicata ai titoli di servizio e selezionare dal menu la voce Amministrazioni statali/enti locali. Si ricorda che tutte le dichiarazioni inserite attraverso le apposite procedure informatizzate sono rese dall’aspirante sotto la propria responsabilità. L’aspirante è quindi consapevole delle conseguenze penali successive al rilascio di dichiarazioni non veritiere.