Aggiornamento delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze, uno dei quesiti più importanti, in relazione alla nuova procedura che andrà a definire le nuove GPS valide per il prossimo biennio 2024/25 e 2025/26, è quello rappresentato dai requisiti di accesso alla seconda fascia alla luce delle modifiche sostanziali introdotte con la riforma della formazione iniziale e del reclutamento docenti.
Aggiornamento GPS, con quali requisiti si accederà alla seconda fascia?
In primavera inoltrata, almeno secondo quelle che sono le attuali previsioni riguardanti le tempistiche di pubblicazione della nuova Ordinanza ministeriale, è previsto l’aggiornamento delle GPS per il prossimo biennio. In relazione alle modifiche introdotte con la Legge N. 79 del 29 giugno che ha convertito in Legge il DL N. 36 (contenente misure urgenti per l’attuazione del PNRR), il Ministero dell’Istruzione e del Merito sarà chiamato a chiarire, con la nuova Ordinanza che disciplinerà il regolamento delle nuove GPS, quali saranno i requisiti d’accesso alla seconda fascia delle Graduatorie Provinciali. Attilio Varengo di Cisl Scuola, nel corso di un intervento a Orizzonte Scuola, ha fatto il punto della situazione in merito alla questione scottante.
Attilio Varengo (Cisl Scuola): ‘Il Ministero dell’Istruzione dovrà intervenire’
‘Questo è uno dei quesiti che Cisl Scuola ha più volte chiesto al Ministero. Succede, infatti, che nel regolamento delle GPS, si accede alla prima fascia con l’abilitazione; alla seconda fascia si accedeva con il titolo di studio richiesto dagli ordinamenti più i 24 CFU. Ora, il problema è che dal 31 ottobre 2022, i 24 CFU sono sostanzialmente bloccati, per cui abbiamo una serie di docenti che aspirerebbero ad accedere alle GPS seconda fascia e che, in questo momento, si trovano privi di uno di quei requisiti necessari. Riteniamo, per quello che ci compete, che il Ministero dell’Istruzione e del Merito dovrà intervenire, andando a prevedere, almeno in questa fase, la possibilità di accedere alla seconda fascia senza i 24 CFU, cioé tornare a quello che era previsto per le graduatorie di istituto, semplicemente il titolo di studio richiesto dagli ordinamenti’.