Che fine hanno fatto le graduatorie regionali sostegno? Questa domanda se la pongono da tempo i docenti precari. L’interrogativo si sta però facendo più pressante alla luce del mancato rinnovo della procedura ex art 59 e, soprattutto, a fronte di un sempre più elevato fabbisogno di sostegno, con un concorso del PNRR che lascerà scoperte molte cattedre.
Graduatorie regionali: la situazione attuale
A chiedere a gran voce chiarimenti su quelle graduatorie regionali mai costituite è la comunità di docenti specializzati su sostegno. La richiesta urgente è rivolta al Ministro dell’Istruzione e del Merito e ai membri del Parlamento, alla luce della prospettiva avvolta nell’incertezza che attanaglia questi insegnanti. Le Graduatorie Regionali, concepite per essere uno strumento di tutela e stabilizzazione, non sono mai state attuate dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Il DM n. 259 del 30 settembre 2022, che avrebbe dovuto regolare la procedura di reclutamento per i posti di sostegno, è rimasto lettera morta. E nel mentre la procedura straordinaria ex art 59 è stata prorogata solo fino all’a.s 2023/24, lasciando un vuoto normativo per l’anno successivo.
Cosa chiedono i docenti specializzati su sostegno
Di fronte alla descritta situazione il Coordinamento Nazionale dei docenti precari specializzati sul sostegno chiede chiarezza e soluzioni immediate. La richiesta principale è l’istituzione delle Graduatorie Regionali previste dalla legislazione precedente o, in alternativa, la proroga dell’art. 59 del dl. 71/2021 per l’anno scolastico 2024/25. A supporto delle richieste è stato fatto presente che il numero di candidati specializzati in molte regioni del nord è stato nettamente inferiore ai posti disponibili nel concorso ordinario sul sostegno 2024. Questa discrepanza fa emergere l’esigenza di assorbire docenti specializzati anche da altre regioni, attraverso una procedura straordinaria. Si attendono risposte da parte del Ministero.