In molte graduatorie ATA di terza fascia 2024 pubblicate, diversi aspiranti hanno trovato la propria posizione indicata con la dicitura “inclusione con riserva“. Questa possibilità, introdotta quest’anno, riguarda coloro che hanno fatto domanda senza possedere una certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale (CIAD). Questa è diventata recentemente un requisito per l’inserimento, tranne per il profilo di collaboratore scolastico.

Inclusione con riserva: la novità delle Graduatorie ATA 2024

L’introduzione della certificazione digitale CIAD come titolo di accesso nelle graduatorie ATA di terza fascia è stata formalizzata con la firma definitiva del CCNL 2019-21. Tuttavia, per gli aspiranti che non possiedono ancora questa certificazione, è prevista la possibilità di essere inseriti “con riserva”. Questa riserva potrà essere sciolta una volta che l’aspirante conseguirà la CIAD entro il termine del 30 aprile 2025, permettendo così l’inserimento “a pieno titolo”.

L’inclusione con riserva non implica automaticamente una posizione in fondo alla graduatoria. Gli aspiranti inseriti con questa condizione possono comunque ricevere convocazioni per supplenze, a seconda della loro posizione in graduatoria. In alcune province sono già state pubblicate le liberatorie che permettono le convocazioni anche per coloro inseriti con riserva.

Gli aspiranti che non otterranno la certificazione CIAD entro il 30 aprile 2025 saranno esclusi dalle graduatorie. Tuttavia, sarà possibile ripresentare domanda nel 2027, in occasione del prossimo aggiornamento delle graduatorie. È importante notare che questa esclusione non riguarda chi ha selezionato il profilo di collaboratore scolastico, poiché per tale ruolo non è richiesto il possesso della certificazione CIAD.

Inserimento con riserva per Certificazioni CIAD non valide

Una situazione particolare riguarda gli aspiranti che hanno presentato una certificazione CIAD non valida. Alcuni Uffici Scolastici Regionali (USR), come quello delle Marche, nei mesi scorsi hanno invitato le scuole a inserire questi candidati in graduatoria “con riserva”, conformemente alle disposizioni dell’art. 59 comma 10 del CCNL 2019-2021 e dell’art. 2 comma 6 del D.M. n. 89 del 21 maggio 2024. In pratica, questi candidati, al pari di chi non ha presentato alcuna certificazione CIAD, hanno tempo fino al 30 aprile 2025 per ottenere una certificazione valida, pena l’esclusione dalla graduatoria.

La procedura prevede che la scuola informi gli aspiranti che la loro certificazione non è stata riconosciuta come valida e che saranno inclusi in graduatoria con riserva. Gli aspiranti, quindi, dovranno ottenere una CIAD valida da un ente certificato ACCREDIA e comunicarne il conseguimento alla scuola capofila. Solo in questo modo potranno confermare la loro inclusione “a pieno titolo”.

Molti aspiranti hanno presentato una certificazione CIAD che pensavano fosse valida per le graduatorie ATA di terza fascia 2024-2027, ma che in realtà non soddisfa i requisiti. In risposta a questo problema, il sindacato Flc Cgil ha richiesto al Ministero dell’Istruzione di concedere agli aspiranti la possibilità di sostituire la certificazione non valida con una valida entro il termine del 30 aprile 2025. Sono ancora attesi i chiarimenti dal Ministero per definire con precisione le modalità operative e dare indicazioni concrete alle scuole.