I 250mila precari che quest’anno scolastico hanno firmato un contratto di supplenza annuale hanno il pieno diritto a ricevere i 500 euro previsti dalla Carta del docente (e non solo quelli con contratto al 31 agosto). Questo è stato confermato dal Tribunale di Marsala, che ha accolto le richieste presentate dai legali Anief a favore di un’insegnante, imponendo al Ministero dell’Istruzione di erogare l’importo della carta annuale per l’aggiornamento. Il magistrato del lavoro ha basato la sua decisione sulla clausola n. 4, par. 1, dell’Accordo Quadro allegato alla Direttiva 1999/70/CE, la quale stabilisce che i lavoratori a termine non possono ricevere un trattamento meno favorevole rispetto ai colleghi a tempo indeterminato senza validi motivi.
Carta del docente, il diritto dei supplenti
La Carta del docente spetta anche ai precari. Il giudice ha fatto riferimento anche all’Ordinanza della VI Sezione della Corte UE del 18 maggio 2022, evidenziando che la Corte di Giustizia ha ribadito la necessità di trattare in modo uguale situazioni comparabili, a meno che non esista una giustificazione oggettiva per fare diversamente. Il verdetto sottolinea anche l’importanza che tutto il personale docente, non solo quello di ruolo, possa accedere a formazione adeguata per garantire la qualità dell’istruzione.
La sentenza del Tribunale di Marsala ritiene irragionevole escludere i docenti a termine dalla Carta del docente, citando l’articolo 282 del D.lgs. n. 297/94, l’articolo 28 del CCNL del 4 agosto 1995 e gli articoli 63 e 64 del CCNL del 27 novembre 2007, da cui emerge che la formazione è un diritto e un dovere di tutti i docenti e che il Ministero deve assicurare le risorse necessarie per tutti.
Sentenza e commento
In conclusione, la sentenza del Tribunale di Marsala del 27 marzo 2024, stabilisce:
- Il riconoscimento del diritto dell’insegnante alla Carta del docente per l’anno scolastico 2023/2024.
- La condanna del Ministero dell’Istruzione a fornire la carta da 500 euro per l’aggiornamento professionale secondo la legge n. 107 del 2015.
- Il rimborso delle spese legali sostenute dall’insegnante, quantificate in 258 euro, oltre a ulteriori oneri legali specificati.
Marcello Pacifico, presidente di Anief, accoglie con soddisfazione l’ennesima sentenza a favore dei precari riguardo alla Carta del docente e sottolinea che ora, oltre ai precedenti giudiziari favorevoli, anche il Testo Unico della scuola supporta il principio che i docenti precari hanno diritto alla formazione come quelli di ruolo. I 250mila insegnanti precari, a patto che abbiano lavorato almeno 150 giorni per ogni anno scolastico, possono presentare ricorso per gli anni precedenti.