Quest’anno, probabilmente più di ogni altro anno, si sta assistendo ad un vero e proprio caos che vede protagonisti, loro malgrado, i docenti precari. Non solo errori e rettifiche nelle nomine da Gps, ma soprattutto mancanza di trasparenza nelle varie operazioni che ruotano intorno al mondo dei precari stessi. A partire dalla compilazione al buio delle 150 preferenze fino ad arrivare alla mancanza di una graduatoria per gli idonei del primo concorso PNRR. E ancora la confusione che continua a regnare sui percorsi abilitanti, contraddistinti da costi troppo elevati per chi non ha una stabilità lavorativa. Questi i principali punti per cui si sta battendo USB Scuola.
Precari in rivolta chiedono trasparenza e ritorno delle nomine in presenza
Nella giornata di oggi, 10 settembre 2024, si è tenuto, davanti all’Usr Lombardia, un presidio di docenti precari, sostenuti dall’USB Scuola oltre che dagli studenti medi di OSA e dagli studenti universitari di ‘Cambiare Rotta’. L’obiettivo è stato quello di portare all’attenzione del provveditorato lombardo le problematiche che stanno affliggendo i precari.
Come si legge nel comunicato della sigla sindacale “il punto, lo sappiamo bene, non è che l’algoritmo faccia errori (ce ne sono, ma sono una minoranza): il problema è dover scegliere su tutta la provincia, senza sapere quali sono le disponibilità. Fare bene la domanda è difficile, per non parlare della follia per cui i titoli vengono verificati successivamente all’assunzione e quindi errori, magari fatti in buona fede, si trasformano in licenziamenti e nell’impossibilità di lavorare. La stessa trasparenza deve esserci in relazione ai concorsi. E’ assurdo che un idoneo non sappia quanto è lontano dalla posizione dei vincitori, sapendo bene che le GM finiscono sempre per essere scorse, perchè ci sono sempre rinunce.”
E poi, problemi di più ampia portata: “i costi dei vari percorsi abilitanti e la confusione che regna rispetto ad essi, ma anche questioni più ampie come le nuove Linee Guida sull’Educazione Civica che porteranno banche e assicurazioni nelle scuole farsi pubblicità, non a caso sono state rigettate dal CSPI.”
Come si apprende, a seguito del presidio, il dott. Perotti dell’USR si è impegnato a portare le rivendicazioni alla dottoressa Volta e agli uffici scolastici provinciali, in particolare per quanto riguarda la trasparenza e la risposta ai reclami e ai dubbi dei singoli docenti.
USB Scuola ha infine chiesto espressamente un ritorno alle nomine in presenza, caratterizzate da trasparenza “e modalità di assunzione sensate e univoche, con tempi ragionevoli, a partire da coloro che hanno superato una procedura concorsuale e da chi ha almeno tre anni di servizio.“