Precariato scuola, le vertenze e le proteste dei docenti precari si fanno sempre più sentire. A questi si aggiungono i docenti neoassunti che denunciano problemi economici, con molti di loro che, a ottobre, non hanno ancora ricevuto lo stipendio, ritrovandosi in difficoltà a pagare l’affitto e ad arrivare a fine mese. A chi attribuire la responsabilità delle mancate assunzioni?
Precariato scuola, Commissione UE: “Sistema reclutamento docenti è responsabilità degli Stati membri in linea con il principio di sussidiarietà”
La Commissione Europea ha dichiarato che il sistema di reclutamento dei docenti è responsabilità degli Stati membri, smentendo le voci che attribuivano all’Europa i rallentamenti nelle assunzioni. Insomma, secondo i precari, non è più il caso di ‘giocare a scaricabarile’. Pertanto, il Governo sarà costretto a rivedere il sistema di reclutamento e a trovare soluzioni adeguate. Le proposte presentate dall’Italia con il PNRR, accolte in Europa, mirano a rafforzare l’offerta formativa e incrementare le professionalità del personale docente, con l’obiettivo di assumere almeno 70.000 nuovi docenti entro il 2026.
Sentenza dopo sentenza, emerge un elemento chiaro e lampante, quello che i docenti idonei e i precari storici hanno diritto all’assunzione a tempo indeterminato, con gli stessi diritti dei colleghi di ruolo. I docenti precari ritengono che sia finito il tempo di attribuire all’Europa le colpe delle mancate assunzioni. La Commissione Europea ha confermato di aver ricevuto molte denunce per l’abuso dei contratti a termine, provvedendo a deferire l’Italia alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, non solo per abuso reiterato di contratti di lavoro a termine ma anche per le condizioni discriminatorie nei confronti del personale precario. Le autorità europee sono disponibili ad aprire un confronto tecnico, vista la gravità delle criticità segnalate.