In data 06/05/2024 i ricorrenti del concorso dirigenti scolastici 2017/18 (circa 2000) hanno sostenuto la prova scritta. E’ il primo step di una procedura straordinaria, a titolo di riserva che, a seguito del Decreto Milleproroghe 2023, ha previsto l’emanazione di un ulteriore decreto contenente le modalità di svolgimento di un corso-concorso di formazione intensivo, a carattere regionale riservato a determinate categorie di ricorrenti. “Al fine di tutelare le esigenze di economicità dell’azione amministrativa e di prevenire le ripercussioni sul sistema scolastico dei possibili esiti dei contenziosi pendenti relativi ai concorsi per dirigente scolastico”, come specificato nell’emendamento. Dal riscontro successivo e dall’esito della preselettiva si evince che una parte estremamente ridotta di concorrenti non ha superato la prova preselettiva. Quindi, un consistente numero di candidati accederà al corso regionale intensivo previsto.

La questione irrisolta dei ricorrenti al concorso Dirigenti scolastici 2011

I ricorrenti del concorso dirigenti scolastici del 2011, inseriti nell’odg del suddetto emendamento e successivamente esclusi, ancor oggi si chiedono quali siano le ragioni. Una evidente disparità di trattamento che li ha visti ignorati e calpestati ben due volte, visto che già la Legge 107 di Matteo Renzi (La cosiddetta Buona Scuola) del 13 luglio 2015 art. 1 ai commi dall’87 al 90 intervenne e sanò gli allora ricorrenti dei concorsi del 2004/2006. Unico requisito la pendenza del giudizio e accesso diretto ad un corso di formazione.

Eppure proprio il concorso dirigenti scolastici del 2011 rappresentò una vicenda dalle tinte oscure. Dopo le denunce, in parte accolte dai tribunali, sulle irregolarità e sulla disorganizzazione riscontrata in occasione delle prove preselettive e scritte, tra cui la faccenda delle ‘buste trasparenti’, del file di un noto sindacalista recante nomi di concorrenti da favorire, fino alla notifica da parte della Guardia di Finanza di Torre Annunziata di ventitré avvisi di garanzia, “nell’ambito di un’inchiesta della procura di Napoli su presunte irregolarità nello svolgimento del concorso a dirigente scolastico. Tra gli indagati figuravano un ex dirigente dell’USR, un sindacalista, un ex dirigente del Miur, oltre ad alcuni candidati e componenti della commissione giudicatrice. Si ipotizzarono reati quali abuso di ufficio, falsità ideologica e truffa aggravata”.

Cosa emerse dalle indagini

Dalle indagini emerse che gli indagati avevano creato un meccanismo per favorire alcuni candidati al concorso. In particolare, sarebbe stata ‘pilotata’ la nomina di alcuni membri della commissione esaminatrice, grazie ai quali i candidati erano riusciti a conoscere con largo anticipo i quesiti della prova preselettiva. Inoltre – secondo l’accusa – si era riusciti a eludere l’ anonimato delle prove scritte facendo pervenire ai componenti collusi della commissione giudicatrice gli incipit e le frasi finali dei candidati da favorire. C’è stato il sequestro del materiale concorsuale.

Ciò che non sana il diritto amministrativo è demandato ai poteri dello Stato. Lo dice anche un’ultima sentenza del Consiglio di Stato e lo ammette persino la Corte Costituzionale. Di fatto, entrambe le procedure concorsuali sono state sanate mediante iniziative politiche e non attraverso processi amministrativi per i quali e non a caso, è intervenuta la politica. E, di qualsiasi tornata politica si tratti, l’indifferenza resta la stessa, lasciando incomprensibilità ed incredulità in chi ha subito palesi ingiustizie.

Perché l’esclusione dei ricorrenti del concorso DS 2011?

Non è affatto chiara la motivazione che ha favorito l’accesso ad un corso riservato per diventare Dirigenti Scolastici prima i ricorrenti del 2004/06 e, a seguire, quelli del 2017 escludendo la partecipazione ai ricorrenti del concorso 2011, pur avendo gli stessi diritti. Né si comprende perché nella volontà di ricomporre il contenzioso, al fine di eliminarlo, si usi tanta discrezionalità. Le leggi in sanatoria devono essere quanto più possibile “erga omnes”.

E’ lecito supporre che la tornata concorsuale del 2011 sia stata particolarmente sfortunata. O forse il numeroso gruppo dei ricorrenti del concorso 2017 ha saputo ben manifestare il proprio dissenso avverso le procedure della tornata concorsuale con maggior forza , carattere e organizzazione rispetto ai ricorrenti 2011, così riuscendo a colpire la sensibilità politica del paese?

La senatrice Bucalo firmataria dell’emendamento riguardante la sanatoria dei ricorrenti DS 2017, a fronte della dimostrazione dei ricorrenti del 2011, ha dichiarato: “Sono due situazioni differenti. Parliamo di un concorso su base regionale e di un concorso invece su base nazionale, quello del 2017. Il concorso dirigenti scolastici 2011 ha delle situazioni che sono differenti da Regione e regione e non poteva essere considerato. Con questo non voglio dire assolutamente che quella situazione è dimenticata, ma sarà analizzata in futuro”.

La situazione attuale dei Ricorrenti al concorso per Dirigenti Scolastici 2011

Tale promessa della Senatrice Bufalo non è stata confermata da azioni successive, anzi. Con un rapido emendamento i posti per il riservato sono aumentati sottraendoli al concorso ordinario. La situazione, infatti, è a dir poco grottesca. A Luglio 2024 è stato approvato un ulteriore emendamento a favore dei Ricorrenti al concorso DS 2017. Il 12.5 a firma di Latini Giorgia (Lega), Loizzo Simona(Lega), Miele Giovanna(Lega), Amorese Alessandro(FdI). Con questo si consente ai riservisti del Concorso DS 2017 di derogare alla percentuale dei posti disponibili previsti al 40% fino al 100% per il prossimo anno scolastico 2024/2025. Così si toglie, di fatto, il 60% dei posti destinati ai partecipanti al concorso ordinario per Dirigenti Scolastici 2023 che si sta svolgendo, in verità, con tempi più distesi.

Ci verrebbe da chiedere alla Senatrice Bucalo (FdI) come mai, in questo caso, i Ricorrenti DS 2017 ( concorso nazionale) abbiano preso, con un ulteriore atto politico, il 60% dei posti destinati al concorso ordinario per Dirigenti Scolastici 2023 ( concorso regionale), cosa che la stessa Senatrice Bucalo sosteneva che non si potesse fare (al contrario per i ricorrenti del Concorso DS 2011).

Cosa chiedono oggi i Ricorrenti DS 2011 alla politica

Si chiede, pertanto, alla Senatrice Bucalo di ricordarsi della promessa fatta ai Ricorrenti DS 2011. Nonostante i clamorosi e notori motivi che avrebbero potuto annullare l’intera procedura concorsuale, essi ancora attendono che venga attuata la promessa fatta allora. I Ricorrenti DS 2011 sono stati beffati due volte e attendono ,oggi, giustizia. Chiedono di essere inseriti, anch’essi, nel corso-concorso straordinario che stanno svolgendo nelle sedi regionali i Ricorrenti DS 2017, al fine di chiudere, finalmente, una vicenda caratterizzata da grave ingiustizia, grave disparità di trattamento e, non ultimo, da gravi ritardi di risposta del mondo politico al una situazione così evidente.

I Ricorrenti al Concorso DS 2011