Al centro del dibattito sulle immissioni in ruolo resta sempre la questione degli Idonei 2020, ‘parcheggiati’ in una graduatoria resa ad esaurimento (creata grazie al decreto PA bis) da cui non sanno quando potranno uscire da immessi in ruolo. Sul tema è tornata di recente Uil Scuola Rua che, con un comunicato del 14 ottobre scorso, ha voluto spiegare quale potrebbe essere la strada da intraprendere per aumentare le assunzioni di questi docenti senza particolari ripercussioni. Di seguito i dettagli.
Una soluzione per gli Idonei 2020: la redistribuzione dei posti
La Uil Scuola Rua ha scritto direttamente al MIM per esporre la propria proposta di assunzione degli Idonei 2020: “Per aumentare le immissioni in ruolo dei docenti idonei senza superare il contingente autorizzato per l’anno scolastico in corso, nell’immediato è necessario redistribuire i posti autorizzati per il 2024/25 che non sono stati coperti a causa della mancanza di candidati in una regione, assegnandoli alle regioni che hanno esaurito i propri posti assegnati ma che hanno ancora cattedre vacanti e idonei in graduatoria. In questo modo si permetterebbe la loro assunzione. È fondamentale fornire subito una risposta concreta, assumendo tutti gli idonei dei concorsi degli anni precedenti.” Queste le parole del segretario nazionale della sigla sindacale, Giuseppe D’Aprile, il quale ha anche aggiunto: “Così si darebbe la possibilità a centinaia di idonei del concorso 2020 di ottenere l’immissione in ruolo tanto attesa. Tutto ciò avverrebbe senza aumento della spesa pubblica.
La stabilizzazione del personale è necessaria non solo per garantire la continuità didattica agli alunni e preservare la qualità della scuola, ma anche per concedere la possibilità alle persone di poter progettare serenamente il proprio futuro contribuendo contestualmente a dare un nuovo slancio all’economia del paese.”