Gli uffici scolastici regionali hanno cominciato a dare il via alle procedure per le immissioni in ruolo. Il concorso PNRR ha stravolto il consueto iter: infatti, sarà possibile completare le operazioni entro il 31 dicembre 2024. A tenere banco, però, è anche un’altra questione spinosa, che è quella legata agli idonei del concorso ordinario del 2020. Dalle prime pubblicazioni, non risultano esserci scorrimenti che interessano questa categoria. Anzi, l’USR Sicilia, nell’avviso per l’apertura della fase I delle immissioni in ruolo, ha esplicitato che questa non riguarderà gli idonei. “Si precisa che in questa fase non parteciperanno i candidati idonei alle procedure di cui ai D.D. n. 498/2020 e n. 499/2020”: così recita la pubblicazione dell’8 agosto.
Chi sono gli idonei del concorso 2020?
Gli idonei del concorso ordinario 2020 sono i circa 30.000 candidati che hanno superato le prove dello stesso ma non sono rientrati nel numero di posti messi a bando. Con il decreto legge n. 75 del 2023, le graduatorie di merito del concorso ordinario 2020 sono state trasformate ad esaurimento. In tal modo, tutti coloro che rientrano nelle graduatorie (vincitori ed idonei) hanno diritto all’assunzione in ruolo. A partire dall’a.s. 2024/25, come si evince dal testo normativo, le graduatorie “sono utilizzate nei limiti delle facoltà assunzionali residuali rispetto alle immissioni in ruolo necessarie al raggiungimento dei target previsti dal PNRR”. Il problema è che, all’atto pratico, le assunzioni di questa tornata scarseggiano. Anzi, in questa prima fase appaiono praticamente nulle.
Come previsto dall’ordine delle graduatorie da cui attingere per le immissioni in ruolo, infatti, ove il contingente assegnato ai singoli USR non dovesse essere esaurito, allora si potrà procedere ad una rideterminazione dello stesso per assegnare i posti vacanti. Insomma, c’è tempo fino al 31 dicembre per poter avere qualche risultato, anche se, probabilmente, si tratterà di un numero veramente esiguo.
Le possibili soluzioni
La vicenda degli idonei 2020 ha avuto un forte eco in seguito alla pubblicazione del concorso PNRR. Vi è addirittura stato un ricorso collettivo al TAR, contestando la legittimità del bando considerata la presenza di idonei con diritto all’assunzione. Sul web e sui social emerge tanto sconforto. In molti chiedono un trattamento diverso nelle immissioni in ruolo. Altri ancora richiedono tutele in vista del prossimo bando del concorso PNRR: si potrebbe evitare l’inserimento di posti per le regioni e le classi concorsuali in cui sono ancora presenti idonei del concorso ordinario 2020. Infine, altri ancora sperano almeno di poter avere delle garanzie sulle supplenze: distinguere il superamento del concorso dai percorsi abilitanti nell’ambito della prima fascia sarebbe un primo passo.