Prosegue la lotta dei docenti risultati idonei al primo concorso PNRR. Soprattutto da quando è stato bandito il secondo concorso PNRR la ‘querelle’ si è fatta più accesa, chiedendo sempre più a gran voce la possibilità di essere assunti avendo comunque superato (per molti anche brillantemente) le prove della precedente procedura. E nonostante il gruppo, nel corso dei mesi, sia via via cresciuto e si sia fatto più compatto, dal MIM non sembra esserci nessuna apertura. Vediamo di seguito di fare il punto della situazione.
Idonei 2023, a che punto siamo?
Non sono mancate mobilitazioni, sit-in davanti agli Usr e al Parlamento, oltre che davanti al MIM, e soprattutto incontri con esponenti politici per cercare di aprire uno spiraglio nei confronti degli Idonei 2023, sulla scia di quanto già ottenuto dagli Idonei 2020, per i quali stanno continuando gli scorrimenti. Gli ultimi aggiornamenti non sembrano però portare con sè retrocessioni da parte del Ministero. Come si apprende infatti dal gruppo facebook ‘Dignità al merito: idonei esclusi 2023/24’ nelle scorse ore si è tenuto un incontro tra i portavoce degli Idonei 2023 e l’On. Elisabetta Piccolotti (AVS). Gli argomenti toccati sono stati gli stessi sottoposti anche ad altri esponenti politici: la pubblicazione di una graduatoria di merito degli Idonei 2023, i percorsi abilitanti, il ritardo degli stipendi, la mercificazione dei titoli e le tematiche avanzate dai docenti di sostegno, idonei 2020, ESP. La deputata ha spiegato come gran parte delle problematiche siano già state sottoposte al Parlamento anche attraverso interrogazioni che, come ha promesso la stessa Piccolotti, saranno ripresentate. Il Governo però non sembra aver accolto le varie istanze sulla base di un ‘modus operandi’ specifico: “tagliare per risparmiare, trascurando la qualità della formazione.” Questo è quanto riportano i portavoce.
Nel caso che vede direttamente coinvolti gli Idonei 2023 è stato inoltre comunicato come la linea del Ministero sia solo una: chi vince è immesso in ruolo, altrimenti dovrà ripetere il successivo concorso. Nessun ripensamento dunque. L’On. Piccolotti ha comunque annunciato che prima della metà di febbraio sarà presentata un’interrogazione parlamentare che avrà ad oggetto la richiesta della pubblicazione di una graduatoria di merito per gli idonei 2023.
Nel frattempo questo gruppo sempre più numeroso di insegnanti sta cercando di fare fronte comune anche con altre voci politiche, mentre proseguono anche i ricorsi avviati da alcune sigle sindacali.