Ministero dell'Istruzione e del Merito
Ministero dell'Istruzione e del Merito

Stabilizzazione idonei concorso, doppio canale di reclutamento per i precari e adeguamento stipendi, queste sono solamente alcune delle numerose richieste presentate da Anief al Ministero dell’Istruzione e del Merito. Il sindacato guidato da Marcello Pacifico ha proposto diversi emendamenti al Disegno di Legge di Bilancio 2025, emendamenti che saranno valutati questa settimana dalla V Commissione della Camera.

Doppio canale reclutamento, stabilizzazione idonei concorso e parità di trattamento per i precari

Anief sostiene che sia necessario stanziare risorse nella Legge di Bilancio per garantire la parità di trattamento tra il personale precario e quello di ruolo, sia dal punto di vista economico che giuridico. Tali fondi dovrebbero introdurre per legge le progressioni di carriera dei supplenti, i loro scatti di anzianità, le ferie, i permessi, le assenze pagate e i salari accessori, estendendo questi diritti anche ai supplenti brevi e saltuari

Le richieste di Anief al Ministero dell’Istruzione e del Merito

Il sindacato di Marcello Pacifico, inoltre, chiede il riconoscimento della Carta del docente per tutti i supplenti, inclusi quelli con contratto fino al 30 giugno, e per il personale ATA. È anche ora di procedere con l’assunzione in ruolo degli idonei di tutti i concorsi, incluso il PNRR 2023, e di stabilizzare tutto il personale precario con oltre 36 mesi di servizio, come avviene nel settore privato. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ha affermato che è fondamentale rispondere a queste istanze e che la battaglia per i diritti dei docenti e del personale ATA continuerà, a partire dalla difesa dei precari che non sono figli di un dio minore e del personale che non può continuare a ricevere stipendi inferiori all’inflazione.

Le richieste di Anief, compatibili con le esigenze di bilancio pubblico, includono la stabilizzazione degli idonei da inserire nelle graduatorie, le immissioni in ruolo anche da GPS e l’estensione dei diritti dei precari. Il sindacato ha ribadito l’esigenza di introdurre il doppio canale di reclutamento per prevenire l’abuso dei contratti a termine e di garantire un’indennità di servizio per chi ha maturato 36 mesi di servizio, evitando così il ricorso ai tribunali. Stabilizzare un precario, secondo Anief, costa meno allo Stato rispetto ai contenziosi in tribunale. Ci si chiede, infine, perché si debba selezionare il personale per poi escluderlo dalle graduatorie di merito, perché i diritti dei precari in Italia continuano a essere disapplicati e perché si continua a non riconoscere la necessità di introdurre finestre di anticipo pensionistico e il riscatto gratuito della laurea, considerato l’alto tasso di burnout tra il personale scolastico over 60.