Sale la preoccupazione dei docenti risultati idonei al concorso ordinario 2020, che temono di non vedere l’agognato ruolo alla luce dei concorsi PNRR previsti nella fase transitoria. Il malumore è salito soprattutto anche a seguito di una previsione contenuta nel Decreto PNRR secondo cui si autorizza infatti il Ministero dell’Istruzione e del Merito a utilizzare i posti residuali dalle singole procedure concorsuali per le successive assunzioni tra il 2024 e il 2026, così da rispettare il target di 70mila nuove immissioni in ruolo previsto dallo stesso Piano nazionale di ripresa e resilienza. Riceviamo e riportiamo la lettera giunta in redazione da parte del ‘Movimento Idonei 2020 in Ruolo, gli Invisibili’.

Le preoccupazioni del ‘Movimento Idonei 2020 in Ruolo, gli Invisibili’

Di seguito la lettera:

“Raccogliendo le forze che provengono dal basso e che sono costituite da tantissimi candidati risultati idonei dei concorsi per la scuola banditi nell’anno 2020 e successivamente svolti, si sta costituendo il “Movimento Idonei 2020 in RUOLO, gli Invisibili”, che raccoglie insegnanti per lo più precari che hanno partecipato alle varie prove per tutte le classi di concorso, dalla Scuola dell’infanzia alla secondaria di secondo grado.

Il Movimento spontaneo è coordinato dai due portavoce nazionali Gian Michele Mostardini e Alessandra Torrioni.
Questa mobilitazione, che non ha alcun colore politico e nessuna preferenza di tipo sindacale o ideologica, si è originata dal fatto che le migliaia di persone che popolano queste graduatorie di merito, per effetto degli accordi che la politica ha stretto con l’Europa in ambito PNRR, rischiano seriamente di non veder realizzato il loro diritto all’assunzione in ruolo.

Questo “in virtù” di una serie di norme che prevedete il prioritario accesso alla professione docente di coloro che risulteranno vincitori degli imminenti concorsi PNRR, come stabilito con le Istituzioni di Bruxelles.

Infatti per sottostare alle regole europee sul PNRR anche l’Italia ha dovuto bandire concorsi per i docenti nonostante ci fossero stati nel 2022 i precedenti, con grossi oneri per lo Stato. Da queste prove concorsuali sono state formulate graduatorie di merito a esaurimento, che non sono una gentile concessione, ma una risposta della Politica alle legittime aspirazioni di chi – con tanto sacrificio – ha studiato e si è sottoposto al vaglio stretto dei vari passaggi, risultando idoneo. Questi elenchi sono pieni zeppi di persone che attendono di essere collocate e di essere assunte in ruolo, nella stragrande maggioranza delle Regioni italiane.

Questo nuovo concorso PNRR, che è stato già bandito e inizierà per la scuola primaria e dell’infanzia l’11 di Marzo, avrà la precedenza sul contingente assunzionale rispetto a qualsiasi altro concorso precedente.
Sarà il primo dei tre concorsi che si svolgeranno in questi anni; quindi le persone che sono nelle graduatorie dei concorsi precedenti rischiano di rimanere al palo per i prossimi tre anni.

Sembra che ci sia una bozza di decreto approvata dal Consiglio dei Ministri che stabilisce addirittura che i contingenti assunzionali possano essere anticipati e che quindi per gli idonei del concorso precedente non ci sia nemmeno la speranza di entrare in coda per i prossimi tre anni.

Si sta parlando di persone che hanno speso soldi per prepararsi, hanno impiegato del tempo, hanno sacrificato gli spazi vitali con le loro famiglie e hanno sostenuto le prove di un concorso ordinario senza nessuno sconto. Si sta parlando di persone  che hanno la legittima aspirazione dopo aver superato le prove  per poter entrare e avere una stabilizzazione.

Sembra che il Ministro Valditara abbia giustificato questa mossa dell’anticipo delle assunzioni anche per i prossimi anni col fatto che molti che sono nella nostra graduatoria stiano tentando di partecipare anche al concorso PNRR.
E’ una grossa falsità perchè la maggior parte delle persone, fidandosi della legittimità della loro graduatoria, e fidandosi dello Stato, stavano aspettando di potere entrare insieme ai colleghi che faranno il concorso adesso.
Vorremmo dello spazio proprio per manifestare questa nostra delusione soprattutto nei confronti dello Stato che chiede ai cittadini partecipazione e poi non dà loro quello che si sono meritati e conquistati sul campo.”

Il GRUPPO “ IDONEI 2020 per il RUOLO, gli INVISIBILI”