Pugno sul tavolo
Pugno sul tavolo

Gli idonei del concorso 2023 continuano la loro battaglia per rivendicare i propri diritti all’essere inseriti nelle Graduatorie di Merito concorsuali e all’essere assunti, dopo aver superato il primo concorso PNRR ed essere rimasti esclusi ingiustamente dalle GM: la protesta punta il dito contro il governo, contro i sindacati e, in generale, verso tutta la politica.

Idonei concorso 2023, la protesta contro il governo, i sindacati e tutta la politica

Gli idonei del concorso 2023 sono scesi sul piede di guerra, dopo quanto accaduto con il primo concorso PNRR e con l’imminente pubblicazione del secondo bando di concorso. “Come è possibile – si chiedono gli idonei concorso 2023 – che una commissione d’esame ci abbia ritenuti idonei all’insegnamento, per poi costringerci a ripetere le stesse prove in un secondo concorso, strutturato in modo identico sia nei contenuti che nella forma? Cosa dobbiamo dimostrare ancora? Qual è la logica di tutto ciò? Parliamo di insegnanti che, con voti all’orale e allo scritto pari a 8, 9 e 10, hanno dimostrato competenze di alto livello, ma sono stati scavalcati da colleghi che, pur avendo raggiunto appena la sufficienza nelle prove, hanno beneficiato di riserve. Questo accade perché il Governo ha riservato il 50% delle posizioni a categorie protette, lasciando così ai candidati meritevoli solo la metà dei posti disponibili”.

“Sarà una campagna giornaliera senza fine”, la “promessa” degli idonei

Gli idonei puntano il dito contro il sistema politico e i sindacati: ‘Vanno a giustificare l’ingiustificabile – si legge in un post pubblicato sulla pagina Facebook Idonei e vincitori concorso Scuola 2023/2024 – Non si deve andare a votare come stile di vita, non si devono dare quote ai sindacati perché hanno dimostrato l’incapacità a difendere i nostri interessi. Sarà una campagna giornaliera e senza fine contro Governo, sindacati firmatari e politica tutta. Nessuna campagna consensi e di propaganda politico – elettorale sulla pelle degli idonei 2023. Il concorso, come da accordo con l’Unione Europea – si legge in un altro commento – deve essere bandito entro il 31 dicembre, lo sanno anche i sindacati che oggi fingono di scandalizzarsi, non tutti, ma quelli che fingono di essere dalla nostra parte, ma hanno firmato i contratti scuola‘.

La protesta degli idonei: “L’Europa vuole assunzioni e nulla di più, ribellatevi!”

“Noi vogliamo entrare non in un calderone con triennalisti che magari non hanno superato un concorso ma hanno il servizio utile a lasciarci indietro – precisano gli idonei al concorso 2023 della pagina Facebook Idonei e vincitori concorso Scuola 2023/2024 – noi vogliamo entrare nelle Graduatorie di Merito a scorrimento del concorso PNRR! Basta con i sindacati che ci stanno per rifilare quest’altro pacco! Ribellatevi! L’ Europa vuole assunzioni e nulla più. Sono gli stessi sindacati che hanno firmato il contratto Scuola e poi hanno aperto i ricorsi chiedendovi tesseramenti e spese legali vergognose per affrontarli, ignorando che trattasi di precari. Sono gli stessi sindacati che hanno aperto piattaforme a pagamento per la preparazione al concorso fotocopia. Sono quegli stessi sindacati che fanno business”.