Idonei concorso ordinario 2020, le prospettive di assunzione di coloro che hanno superato la prova concorsuale ordinaria bandita nel 2020 non sono rosee a motivo, anche e soprattutto, dell’arrivo del nuovo concorso PNRR bis, il cui bando verrà pubblicato nelle prossime settimane. Se da una parte il Decreto Legge N. 75/2023 che ha modificato il DL 36/2022 ha sancito il diritto all’assunzione, dall’altra non mancano i dubbi per quanto riguarda le tempistiche di immissione in ruolo, un ‘piccolo particolare’ che, però, fa una grandissima differenza per chi sta aspettando, da tanto tempo e con ansia, il conseguimento del famigerato ruolo.
Assunzione idonei concorso 2020, immissione in ruolo in bilico anche per il 2025/26?
Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha confermato l’impegno del governo ad assumere gli idonei dei concorsi 2020. Queste graduatorie ad esaurimento dovrebbero portare all’assunzione graduale di tutti gli idonei: entro il 31 dicembre 2024 si dovrebbe toccare quota seimila, anche se questa cifra dovrà essere confermata.
Per l’anno scolastico 2024/2025, gli idonei del concorso ordinario 2020 saranno immessi in ruolo solamente dopo che saranno stati coperti i posti dalle altre graduatorie, in base a questo ordine: 40% dalle GaE e GM 2016-2018; 50% dai concorsi ordinario e straordinario 2020 (solo vincitori); 50% dai concorsi PNRR (solo vincitori). In buona sostanza, solo se resteranno posti vacanti, verranno assunti gli idonei del concorso ordinario 2020. A partire dall’anno scolastico 2025/26, poi, con la pubblicazione delle graduatorie di merito del concorso PNRR bis (quello il cui bando è in arrivo), gli idonei del concorso ordinario 2020 potranno essere immessi in ruolo solamente se non ci saranno altri candidati disponibili in tutte le altre graduatorie.
Il ministro Valditara ha ribadito la propria intenzione di chiedere una maggiore flessibilità alla Commissione Europea proprio per quanto riguarda il meccanismo di reclutamento del PNRR. Tuttavia, secondo il numero uno di Viale Trastevere, non è possibile fermare la macchina organizzativa del secondo concorso PNRR in quanto si metterebbe a rischio una parte significativa dei 24 miliardi che costituiscono l’ultima tranche del PNRR.