Sostegno
Sostegno

Immaginiamo che un alunno con disabilità appartenente alla classe assegnata al docente di sostegno sostenga un’interrogazione. Il docente curricolare ritiene insufficiente la prova. Il collega, al contrario, pensa che abbia sostenuto la verifica in modo sufficiente. Che cosa accade in questi casi? È prevista una norma specifica per questa casistica?

Docente di sostegno contitolare: partecipa alla valutazione di tutti gli alunni

Partiamo dallo sfatare uno dei tanti miti che accompagna la figura del docente di sostegno. Secondo una convinzione diffusa, i docenti di sostegno non possono valutare. Niente di più errato. Quest’ultimo è contitolare della classe e, come tale, contribuisce alla valutazione. Non solo dell’alunno con disabilità, ma di tutti gli studenti appartenenti alla classe. Come prevede l’art. 2 c. 5 del DPR n. 122/2009, i docenti di sostegno, contitolari della classe, partecipano alla valutazione di tutti gli alunni. Questa previsione è ribadita anche nell’articolo 4.

Le linee guida per l’integrazione del 2009

Le linee guida per l’integrazione del 2009, al punto 2.4 prevedono che gli insegnanti assegnati alle attività per il sostegno, assumendo la contitolarità delle sezioni e delle classi in cui operano e partecipando a pieno titolo alle operazioni di valutazione periodiche e finali degli alunni della classe con diritto di voto, disporranno di registri recanti i nomi di tutti gli alunni della classe di cui sono contitolari.

Secondo l’interpretazione comune, questa previsione significa che, in sede di scrutinio, i docenti di sostegno partecipano alle decisioni. Va infatti ricordato che i docenti curricolari presentano una proposta di voto, che dovrà essere poi confermata o meno dal Consiglio di Classe. E questo è corretto. Le linee guida, però, non si limitano a questo. Prevedono infatti che siano messi nelle condizioni di avere dei registri recanti i nominativi degli alunni. Ciò, presumibilmente, proprio perché il docente di sostegno ha la possibilità di agire essendo un contitolare della classe. È infatti assodato che quest’ultimo possa anche applicare delle note disciplinari. Ergo, medesime considerazioni devono trarsi per i voti.

Competenze del docente di sostegno e collaborazione

Considerata la vaghezza della normativa, la situazione ideale sarebbe quella di costruire un clima collaborativo. In base alle competenze possedute dall’insegnante, si potrebbero armonizzare le valutazioni. E questo potrebbe tornare utile anche allo stesso docente curricolare, in quanto si genererebbe un arricchimento delle modalità di valutazione che potrebbero benissimo integrarsi tra loro. Per fare un esempio: se un docente di sostegno è laureato in materie umanistiche, potrebbe coordinarsi col curricolare delle relative discipline. E proporre anche lui dei test con valutazione, che andrebbero ad integrare quanto prodotto dal docente di materia.

PEI e rispetto dei criteri previsti

Ad ogni modo, è importante sottolineare che tutti i docenti curricolari sono tenuti al rispetto del contenuto del PEI. È compito del docente di sostegno portare all’attenzione del collega e dell’intero consiglio di classe eventuali disallineamenti rispetto al piano. Ad ogni modo, sebbene sia raro che il docente di sostegno possa mettere dei voti, è comunque utile sapere che vi potrebbe essere questa possibilità. Coinvolgere il docente di sostegno nel processo valutativo potrebbe infatti apportare dei benefici complessivi all’intera struttura scolastica.