Percorsi abilitanti per la formazione iniziale dei docenti, si è parlato molto nelle ultime settimane dell’enorme ritardo accumulato nell’avvio dei percorsi abilitanti, in particolar modo quelli da 30 CFU riservati ai docenti con più di tre annualità di servizio. Dopo l’attivazione dei percorsi abilitanti, senza numero chiuso, per i docenti che possedevano già un’altra abilitazione, ci si aspettava che gli altri percorsi seguissero a ruota: così, purtroppo, non è stato.
Percorsi abilitanti, il ministro Valditara commenta il ritardo nell’avvio dei corsi
Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, durante un’audizione, ha fatto alcune precisazioni in merito al ritardo nell’avvio dei percorsi abilitanti, sottolineando che tale ritardo non dipende in alcun modo dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Valditara: ‘Ritardo percorsi abilitanti non dipende dal MIM’
‘Ritengo necessario specificare – ha dichiarato il numero uno di Viale Trastevere – che il ritardo nell’attivazione dei nuovi percorsi abilitanti previsti dalla riforma del reclutamento del PNRR non dipende in alcun modo dal ministero dell’Istruzione e del Merito, che ha comunicato al Ministero dell’Università e della Ricerca il fabbisogno di docenti abilitati tra agosto e ottobre 2023. Inoltre – ha puntualizzato il ministro Valditara – il ministero dell’Istruzione e del Merito non ha alcuna possibilità di incidere sui tempi di organizzazione e di svolgimento delle procedure abilitanti, che sono poste in capo esclusivamente alle singole università’.
A prescindere dall’attribuzione o meno delle responsabilità in merito al ritardo nell’avvio dei percorsi abilitanti, a farne le spese, purtroppo, sono i docenti che, dopo aver atteso oltre 10 anni per conseguire l’abilitazione, sono andati incontro ad una nuova beffa, se consideriamo il contemporaneo aggiornamento delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze che avrebbe permesso, a molti di loro, di potersi inserire in prima fascia.