Ministero dell'Istruzione e del Merito
Ministero dell'Istruzione e del Merito

Scuola, il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha presentato un nuovo progetto per i programmi scolastici italiani, incentrato su una riforma che coinvolge gli alunni dai 3 ai 14 anni, con ulteriori modifiche in lavorazione per le scuole superiori. L’obiettivo è introdurre delle innovazioni significative, come il rafforzamento dell’italiano e il ritorno del latino opzionale dalla seconda media. 

Nuovi programmi scolastici, il ministro Valditara ha presentato il progetto al Consiglio dei Ministri

La riforma, come riporta il quotidiano economico Il Sole 24 Ore, punta a rinnovare la narrazione storica, privilegiando la storia italiana, europea e occidentale, eliminando la geostoria e focalizzandosi su un approccio narrativo che valorizzi il patrimonio storico e culturale nazionale.

Le principali novità della riforma dei programmi scolastici

Tra le novità principali spiccano l’insegnamento della letteratura fin dalla prima elementare e un rinnovato focus sulla scrittura, considerata una competenza in crisi. Gli studenti verranno avvicinati alla lettura e alla scrittura attraverso testi classici, poesie e mitologia, integrando anche le saghe nordiche e i racconti epici. Questo approccio mira a sviluppare il piacere della lettura e la capacità di comunicare in modo corretto e chiaro.

Sul fronte storico, l’intenzione è quella di promuovere una conoscenza approfondita delle radici culturali italiane ed europee, includendo lo studio dell’antica Grecia, di Roma e del primo Cristianesimo. Lo storico Andrea Giardina ha accolto positivamente la riforma, definendola un passo avanti nella formazione storica, mentre Angelica Di Placido, docente di latino, ha sottolineato l’importanza del ritorno del latino nelle medie per favorire il legame con le radici culturali.

Il dibattito pubblico sulla proposta è già aperto, con l’obiettivo di concludere i lavori entro marzo 2025 e introdurre i nuovi programmi nell’anno scolastico 2026-27. Secondo Valditara, questa revisione mira a creare una scuola moderna, orientata alla conoscenza critica e alla valorizzazione delle competenze fondamentali, senza sovrastrutture ideologiche o contaminazioni disciplinari inadeguate.