Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, in una lunga intervista rilasciata al Quotidiano Nazionale, ha parlato anche del rinnovo di contratto della scuola, oltre ad argomenti ad esso collegati come gli aumenti di stipendi per il personale scolastico e il grave problema dei ritardi nel pagamento delle supplenze brevi.
Rinnovo del contratto scuola, Valditara: ‘Puntiamo a rinnovarlo entro il 2024’
In merito alle tempistiche riguardanti la firma sul rinnovo del contratto scuola, il ministro Valditara ha risposto così: ‘Puntiamo a rinnovarlo entro il 2024. Sarebbe il secondo rinnovo nel giro di un anno e mezzo’.
Valditara: ‘Gli aumenti degli stipendi arriveranno, in media, a quasi 300 euro’
‘Rinnovare il contratto della scuola – ha spiegato il capo del dicastero di Viale Trastevere – è stata una delle nostre priorità e in legge di bilancio sono state stanziate risorse significative: alla scuola andranno circa 3 miliardi. Gli aumenti medi tra lo scorso contratto chiuso e il nuovo arriveranno a quasi 300 euro al mese‘.
Ritardi pagamenti supplenze brevi, Valditara: ‘Problema che si trascina da 10 anni, ci siamo impegnati nel garantire tempi celeri’
“Il Mef ci ha garantito che l’11 gennaio ci sarà una emissione speciale per completare i pagamenti dei docenti titolari di supplenze brevi non effettuati nel mese di dicembre’, ha dichiarato il ministro Valditara a proposito della grave problematica legata ai ritardi dei pagamenti delle supplenze brevi. ‘Quello dei ritardi nei pagamenti è un problema che si trascina da 10 anni – ha precisato Valditara – e che ha visto in passato anche tempi di liquidazione più lunghi, si arrivava addirittura a marzo. Si tratta di partite stipendiali occasionali sulla cui entità non vi è contezza a inizio dell’anno scolastico e per il cui pagamento sono coinvolti diversi soggetti istituzionali. Insomma, un sistema complesso che con il Mef siamo impegnati a semplificare per garantire tempi celeri. Aggiungo che a differenza degli anni passati abbiamo stanziato per il pagamento delle supplenze brevi un miliardo e 53 milioni contro i 741 milioni del governo Draghi, più 42%, il che sta a significare l’attenzione al tema’.