Secondo la timeline del Ministero dell’Istruzione e del Merito, entro il prossimo autunno dovrebbe essere bandito un secondo concorso PNRR. Alcuni utenti sui social stanno alimentando un dubbio: nelle immissioni in ruolo che verranno, il nuovo concorso avrà un qualche tipo di precedenza rispetto al primo che, in moltissimi casi, non si è neanche ancora concluso? Oppure l’ordine sarà cronologico?
Secondo concorso PNRR: assunzioni nel 2025/26?
Sempre stando alla tabella di marcia, il secondo concorso PNRR dovrebbe condurre i vincitori ad essere assunti nell’a.s. 2025/26. Ciò al fine di raggiungere il famoso target di 70.000 cattedre in tre anni. Come detto, però, c’è qualche perplessità sull’ordine che dovrebbe essere seguito tra le due procedure.
In linea teorica, questo problema non si sarebbe dovuto porre, in quanto i vincitori del primo concorso PNRR avrebbero dovuto ottenere l’assunzione nella prima tornata, allungata fino al 31 dicembre 2024. Il contingente ridottissimo autorizzato dal MEF, però, ha scontentato tantissime categorie, a partire dagli idonei 2020, passando per coloro che hanno superato le prove del concorso PNRR pur non rientrando nei posti a bando e, infine, persino qualche vincitore. Motivo? I posti disponibili e/o autorizzati non ci sono o sono inferiori rispetto al numero dei vincitori bandito dal concorso PNRR. Pertanto, per alcuni sarà impossibile ottenere l’incarico in ruolo per l’a.s. 2024/25.
Da qui, dunque, la questione. Ad oggi, naturalmente, non è possibile conoscere con esattezza le regole per le immissioni in ruolo dell’anno prossimo. Certo è che ci sono tantissimi dubbi già da ora. Ad ogni modo, seguendo l’iter di quest’anno, il primo concorso PNRR dovrebbe garantire la priorità rispetto a quelli che risulteranno vincitori della seconda procedura.
Ipotesi e possibili soluzioni
C’è da dire, però, che il malcontento generale è forte sul tema delle immissioni in ruolo. Come detto, gli idonei 2020 sono delusi dal trattamento riservato loro. Gli “idonei” del concorso PNRR chiedono a gran voce di avere un elenco aggiuntivo per permettere lo scorrimento negli anni successivi. Insomma, la partita è ancora all’inizio.
Un modo per ovviare a queste tante problematiche sarebbe quello di impedire la messa a bando di posti in classi di concorso e regioni che già prevedono vincitori e idonei nei precedenti concorsi. Solo in questo modo si consentirebbe uno scorrimento sano e ordinato. Inoltre, non per ultimo, serve una decisa inversione di tendenza nel numero di autorizzazioni. Solo in questo modo sarà possibile stabilizzare ed evitare fenomeni sempre più preoccupanti di supplentite.