L’apertura, da parte del Ministero, della pagina ufficiale dedicata alle Gps denota che siamo veramente agli sgoccioli con la riapertura delle Gps. Dopo avere recepito il parere del Consiglio superiore della pubblica istruzione (CSPI) sul testo che regola la gestione delle graduatorie, nei prossimi giorni il MIM pubblicherà l’ordinanza ministeriale e il relativo avviso con le regole e le date definitive. Resta però ancora il malcontento per il mancato interesse verso l’estensione delle immissioni in ruolo non solo dalle Gps sostegno ma anche dalle graduatorie di posto comune. Su questo punto è tornato a porre l’accento il sindacato Anief.

Anief chiede di assumere anche dalle Gps posto comune

Saranno oltre mezzo milione gli insegnanti precari che saranno interessati dall’aggiornamento delle Gps. Questa sarebbe stata però anche l’occasione per ‘sdoganare’ il ritorno al doppio canale di reclutamento, o almeno permettere di assumere anche dalle Gps posto comune secondo le modalità previste dall’emendamento al Decreto PNRR quater, secondo cui sui posti che residueranno dalle immissioni concorsuali si immetterà in ruolo anche dalle Gps sostegno. Al riguardo si è espresso nelle scorse ore Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief:

Riteniamo che la ‘finestra’ per la riapertura delle GPS, anche per i nuovi inserimenti, sarebbe dovuta essere un’occasione per dare risposte importanti alla supplentite sempre più cronica che attanaglia la scuola italiana, a partire dal corpo docente, con un precario ogni quattro cattedre; invece ci troviamo quasi a ringraziare il Parlamento perché ha permesso nel decreto Pnrr Quater di assumere in ruolo su sostegno prima fascia, dopo che era stata cancellata anche questa possibilità. Dallo stesso CSPI ci saremmo aspettati questa richiesta, che invece non è arrivata.

La verità è che anche il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, le cui posizioni risultano spesso determinanti ai fini delle decisioni prese dall’amministrazione centrale, non sembra rendersi conto di quanto faccia male alla scuola la nomina di 250mila supplenti annuali, che in alto numero ogni anno cambiano sede scolastica. Perché il Cspi non ha detto pubblicamente che per coprire gli enormi buchi di personale docente si deve immettere in ruolo direttamente da Gps, come pure non si è opposto alle decisioni bizzarre prese dalla politica e dal Ministero negli ultimi anni?”.

Il sindacalista ha poi concluso: “Senza assunzioni dirette da Gps, almeno dalla prima fascia anche per le cattedre comuni, la carenza di organico di ruolo rimarrà intatta. Per questo, e non solo, l’Anief ha deciso di proporre una lista di candidati credibili per il nuovo Cspi, che si andrà a determinare a seguito delle elezioni del prossimo 7 maggio. È nostra intenzione cambiare il metodo di lavoro e di studio sui pareri: negli ultimi otto anni, dalla Legge 107/2015 in poi, su 163 pareri sugli atti del Governo la maggior parte sono stati positivi. Noi, invece, riteniamo che le riforme approvate abbiamo peggiorato molto il nostro sistema scolastico e negato dei diritti fondamentali su apprendimento, didattica e personale scolastico. L’opportunità di cambiare è votare i candidati dell’Anief: sono preparatissimi, i loro curricula vitae sono consultabili online”.