Proseguono, seppure in ritardo rispetto alla consueta ‘tabella di marcia’, le immissioni in ruolo nelle varie regioni. Molte hanno già avviato la fase 2, dedicata alla scelta delle sedi. Per capire a fondo il meccanismo della procedura assunzionale occorre chiarire perchè i docenti convocati nella fase 1 non otterranno tutti il ruolo pur inoltrando la relativa istanza. Facciamo chiarezza.
Immissioni in ruolo a.s 2024/25: chiarimenti sulla fase 1 e 2
La fase 1 delle immissioni in ruolo è dedicata alla scelta di un ordine preferenziale di province. Gli Usr, nel momento in cui aprono questa fase, pubblicano un avviso indicante gli aspiranti convocati dalle graduatorie di merito per quella determinata classe di concorso. Gli uffici scolastici però, come da prassi, convocano solitamente un numero superiore rispetto a quello che dovrà effettivamente entrare in ruolo, prendendo in considerazione le eventuali rinunce che potrebbero presentarsi. Questo significa che se tutti i convocati presentassero l’istanza per la fase 1 non tutti otterranno il ruolo.
Chiusa la fase 1 ciascun Usr provvede all’assegnazione della provincia e quasi contestualmente apre la fase 2, dedicata alla scelta di un ordine di preferenza delle sedi scolastiche presso cui ottenere la titolarità. Chi rientra in questa fase, perchè si è visto assegnare la provincia, ha la certezza di entrare in ruolo, anche qualora non dovesse presentare la relativa istanza, perchè in ogni caso l’Usr procederebbe all’assegnazione d’ufficio della sede tra quelle rimaste disponibili.
Va comunque precisato che coloro che hanno presentato l’istanza nella fase 1 e non si sono poi visti destinatari di provincia, potranno aspirare al ruolo con le immissioni dell’anno successivo.