Con vistoso ritardo stanno iniziando in alcune regioni le immissioni in ruolo per l’a.s 2024/25. Poche ore di tempo vengono date agli aspiranti per presentare l’istanza per la scelta della provincia (fase 1) e per la successiva scelta delle sedi scolastiche (fase 2). Indicativamente la procedura ordinaria potrebbe concludersi qualche giorno dopo ferragosto, per poi dare spazio all’eventuale apertura della procedura straordinaria (sui posti di sostegno). Ma cosa significa essere convocati per le operazioni di immissione in ruolo? Si ha la certezza di entrare in ruolo? Facciamo chiarezza.
Immissioni in ruolo: cosa sapere sulla convocazione
Gli Usr, nel momento in cui intendono aprire l’istanza della fase 1, pubblicano un avviso con l’elenco dei candidati delle graduatorie di merito concorsuali e delle Gae interessate dallo scorrimento. I soggetti che si ritrovano coinvolti sono a tutti gli effetti convocati per le immissioni in ruolo e saranno tenuti ad inoltrare la relativa domanda su Istanze Online.
Occorre però precisare che il numero dei candidati selezionati per partecipare alla convocazione è sempre in misura superiore rispetto al numero delle immissioni in ruolo da effettuare (considerando che potrebbero anche esserci rinunce). Questo significa che la partecipazione alla convocazione non costituisce impegno per l’amministrazione ai fini della nomina in ruolo, che rimane comunque subordinata al numero dei posti disponibili e all’eventuale collocamento in posizione utile del singolo candidato.
Va infine ricordato che in caso di convocazione, qualora l’aspirante non inoltri l’istanza nè esprima la rinuncia sarà trattato d’ufficio. La procedura automatica, al termine della fase di individuazione a domanda, assegnerà il primo posto disponibile; se la convocazione proviene da un turno GM l’individuazione avverrà a partire dalla provincia Capoluogo di regione e scorrendo le province all’interno della regione secondo la tabella di vicinanza delle province.