Assunzioni
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Assunzioni docenti per l’anno scolastico 2024/25, quasi ventimila posti in meno di quelli disponibili nel contingente autorizzato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (manca però ancora il decreto). Quei posti saranno oggetto del bando del prossimo concorso PNRR, previsto per la fine dell’anno. Il problema è che il primo concorso, quello in corso di svolgimento, sta andando a rilento per tutta una serie di motivi, a cominciare dai ritardi nella costituzione delle commissioni e nella difficoltà di reperire i commissari.

Assunzioni docenti, FLC-CGIL ha inoltrato una serie di richieste al ministro Valditara

FLC-CGIL, in una nota informativa, comunica di aver provveduto ad inoltrare al ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, una serie di richieste collegate alle prossime immissioni in ruolo. 

Il sindacato guidato da Gianna Fracassi ha chiesto il blocco dei prossimi concorsi sino all’esaurimento delle GM concorsi precedenti, compresa quella costituenda del 2023; inoltre, è stata chiesta la costituzione di graduatorie permanenti per chi ha partecipato al concorso 2023 superando tutte le prove. FLC-CGIL, inoltre, ha chiesto la copertura dei posti eccedenti rispetto al bando del concorso 2023 tramite lo scorrimento delle graduatorie di merito degli idonei delle precedenti procedure concorsuali. Infine, chiesta la rettifica del contingente autorizzato per le immissioni in ruolo 2024/25, comprendendo tutti i posti vacanti e disponibili che sono quasi 65 mila.

Secondo concorso PNRR entro fine 2024 quando il primo è ancora in alto mare

Le suddette richieste sono motivate dal fatto che bandire un altro concorso nel prossimo autunno, utilizzando delle cattedre già disponibili quest’anno, non farà altro che produrre dei risultati deleteri, impedendo, di fatto, la copertura di quasi ventimila posti in organico di diritto.
Il paradosso è quello di voler accantonare dei posti per un concorso da bandire entro pochi mesi quando sono tutt’ora in corso le procedure concorsuali relative al primo concorso PNRR. FLC-CGIL ritiene che l’obiettivo previsto dal PNRR di assumere 70mila docenti entro il 2026 con il nuovo sistema di reclutamento non può essere considerato un alibi per continuare ad insistere nel bandire concorsi che costituiscono un aggravio di spesa per lo Stato, con l’unico risultato di alimentare le già troppo gonfie sacche di precarietà.