Immissioni in ruolo
Immissioni in ruolo

Stanno continuando le procedure finalizzate alle immissioni in ruolo, la cui prima fase deve concludersi entro il 31 agosto. Ricordiamo infatti che a seguito dei ritardi nella prosecuzione delle prove orali del primo concorso PNRR, e nei conseguenti ritardi nella pubblicazione delle graduatorie di merito, in via eccezionale quest’anno le immissioni proseguiranno anche dopo il 31 agosto ed entro il 31 dicembre 2024. A tale scopo, per alcune classi di concorso, sono stati accantonati i posti dedicati appunto alle GM del primo concorso PNRR. Ma cosa accade se un docente nominato rinuncia al ruolo? Le conseguenze su quali graduatorie di ripercuoteranno? Vediamo di seguito i dettagli.

Rinuncia al ruolo: chiarimenti sulle conseguenze

Concentrandosi sulle immissioni in ruolo ordinarie va precisato che la rinuncia può essere espressa in qualsiasi fase dall’aspirante, quindi sia in quella dedicata alla scelta delle province, sia dopo l’assegnazione della provincia, sia nella domanda dedicata alla scelta delle sedi, sia dopo l’assegnazione della sede scolastica. A prescindere dal momento in cui viene espressa la conseguenza è sempre la stessa: come stabiliscono le istruzioni operative delle immissioni in ruolo relative all’a.s 2024/25 il docente rinunciatario viene cancellato solo dalla graduatoria da cui ha rinunciato. Permane invece in ogni altra GM di ogni altra classe di concorso dove fosse inserito, da cui può continuare ad aspirare al ruolo sia quest’anno sia per i prossimi anni.

Nessuna conseguenza nemmeno sulle Gae, se l’aspirante fosse inserito anche in queste graduatorie, così come potrà anche continuare a conseguire supplenze dalle Gps e dalle graduatorie d’istituto, dove potrà continuare a restarvi inserito a pieno titolo.