Ad aver posto l’accento sulle criticità della Lombardia è stata nelle scorse ore la Flc CGIL in una nota. Il reclutamento riguarderà 11.287 precari a fronte di un fabbisogno di 16.667 posti vacanti e disponibili dopo la mobilità. Di qui la necessità di accantonare per futuri concorsi circa il 30% del contingente. La conseguenza sarà un boom di precari anche per l’imminente anno scolastico: si parla di circa 20 mila supplenze.
Sistema di reclutamento inefficace
Flc CGIL ha fatto il punto della situazione sul primo concorso del PNRR: non tutte le graduatorie saranno pronte, visto l’alto numero di partecipanti (64.000 in Lombardia) e considerata la procedura concorsuale che per i commissari prevede compensi ridotti e nessun benefit (esonero dal servizio, per esempio). Molte classi di concorso saranno pronte soltanto in settembre (36, fra queste quella di posto comune della Scuola Primaria, dove oggi sono previsti oltre 2.500 posti vacanti e disponibili), altre ad oggi non hanno ancora una data precisa di conclusione dei lavori (pensiamo ad esempio a matematica alle medie, filosofia e spagnolo alle superiori).
Alla luce di tutto ciò il sindacato ha tirato una conclusione: il sistema di reclutamento attuale si dimostra inefficace, perché figlio di politiche estemporanee e disorganiche. A farne le spese saranno ancora una volta migliaia di studenti e famiglie, condannati all’ennesimo valzer di cattedre di inizio anno, ma anche migliaia di precari, che continuano a non vedere soddisfatte le legittime aspettative lavorative e di vita.
Intanto ricordiamo che sono previste due fasi di immissioni in ruolo, una entro il 31 agosto 2024 che coinvolgerà i docenti della GAE, delle GPS, delle Graduatorie di Merito dei concorsi 2016, 2018, 2020 ed alcuni del recente concorso 2023, quindi una seconda fase entro il 31 dicembre 2024.